Politica

Inizia la XVIII Legislatura - IL FILM DELLA GIORNATA

I passaggi del primo giorno di votazione punto per punto

Una immagine elaborata di vari esponenti politici in Aula il primo giorno della nuova legislatura

Redazione Ansa

Inizia presto con le riunioni di tutti i gruppi parlamentari e si conclude con lo strappo nel centrodestra la prima giornata della XVIII Legislatura. Ecco il film della giornata:

ORE 9.20 - "Il Pd voterà scheda bianca" al primo scrutinio per l'elezione dei presidenti di Camera e Senato annuncia Ettore Rosato, facendo ingresso all'assemblea dei gruppi Pd alla Camera. "Spetta a M5s e centrodestra indicare una soluzione".

ORE 9.26 - Anche Luigi Di Maio in assemblea congiunta dei gruppi, indica di votare scheda bianca.

ORE 10 - L'indicazione data da Forza Italia ai parlamentari resta quella di votare scheda bianca alle prime votazioni.

ORE 10.30 - Al Senato inizia la prima seduta della XVIII Legislatura, a presidere il senatore a vita Giorgio Napolitano. I comportamenti elettorali "hanno mostrato quanto poco avesse convinto l'auto-esaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni da governi e da partiti di maggioranza", uno dei passaggi del suo intervento.

ORE 11 -  Al via anche alla Camera la XVIII legislatura. Presiede Roberto Giachetti, il vicepresidente più anziano degli uscenti rieletti. I nuovi deputati son entrati nell'Emiciclo dalle 10.30, quando sono state aperte le porte dell'Aula. Giachetti conclude il suo intervento in Aula con una citazione di Marco Pannella. "Dobbiamo essere pronti a testimoniare l'amore". Partono le votazioni.

ORE 11.43 - Anche la Lega fa trapelare che opterà per la scheda bianca.

ORE 13 - A conclusione della giunta provvisoria per le elezioni inizia anche la prima votazione per la scelta del presidente del Senato. Per questa prima chiama, a scrutinio segreto, sono richiesti 161 voti per l'elezione.

ORE 13.17 - Fumata nera nell'Aula della Camera alla prima votazione. Nessuno raggiunge la maggioranza dei due terzi dei componenti l'Assemblea, ovvero 420 voti, richiesta al primo scrutinio. Alla votazione partecipano 620 deputati. Le schede bianche sono state 592, 18 le nulle. Ricevono voti: Brunetta (2), Muroni (2), Stumpo (2), Bonafede (2), Ermini (1), Lupi (1), Tripiedi (1).

ORE 14.12 - Prima fumata nera a Palazzo Madama. Presenti 317, votanti 317, maggioranza 161, voti dispersi 5, schede bianche 312. 

ORE 14.12 - "Il M5s sbaglia a porre veti, ma sbaglia anche chi si arrocca su un solo nome: ognuno di noi, in questo momento deve parlare con tutti e mettersi di lato di qualche centimetro, noi della Lega ci siamo messi di lato di un chilometro...". Così il leader della Lega Matteo Salvini fa il punto del dibattito sulle presidenze delle camere, lasciando Palazzo Madama. 

ORE 15.05 - Forza Italia insiste sul nome di Paolo Romani. "In base agli accordi assunti tra i leader del centrodestra e confermati da ultimo ieri sera - scrive in una nota - nella riunione dei capigruppo, il presidente Berlusconi e Forza Italia alla terza votazione al Senato confermano l'indicazione di voto del senatore Paolo Romani come candidato della coalizione di centrodestra". 

ORE 17.31 - Fumata nera nell'Aula della Camera alla seconda votazione. Nessuno raggiunge il quorum dei due terzi dei votanti, contando anche le schede bianche, richiesto dal regolamento al secondo ed al terzo scrutinio. Servirà una nuova votazione, la terza. 

ORE  17:59 - La mossa di Salvini. "Votiamo Bernini - dice parlando con i cronisti Matteo Salvini - per senso di responsabilità verso il centrodestra ed il Paese". Il Carroccio ha già scritto il suo nome sulle schede: 57 i voti in suo favore.

ORE 18:22 - Ancora una fumata nera, la seconda, per la votazione del presidente di Palazzo Madama. Oltre alle bianche e ai voti in favore della Bernini tre schede risultano nulle, una per Giorgio Napolitano, una per Roberto Calderoli e due per Emma Bonino.

ORE 18:23 - Dopo l'annuncio del leader della Lega Matteo Salvini di votare a Palazzo Madama Anna Maria Bernini come candidato alla presidenza, Silvio Berlusconi convoca a palazzo Grazioli lo stato maggiore del partito per fare il punto della situazione. La notizia che la Lega avesse deciso di votare l'esponente di Fi ha lasciato senza parole gli azzurri che al Senato hanno capito solo dentro l'emiciclo che il Carroccio aveva deciso di votare la Bernini.

ORE 18:49 - "I voti al Senato ad Anna Maria Bernini strumentalmente utilizzata sono da considerarsi un atto di ostilità a freddo della Lega che da un lato rompe l'unità della coalizione di centrodestra e dall'altro smaschera il progetto per un governo lega-M5s", si legge in una nota di Fi.

ORE 19:06 - Da parte del M5s è probabile che non ci sia alcun veto alla candidatura di Anna Maria Bernini. Si apprende da diverse fonti parlamentari dei 5 stelle, anche se dai vertici del movimento non è giunta ancora alcuna indicazione ufficiale. "E' un problema di metodo, Romani era indagato", spiega un esponente M5s tra i più vicini ai vertici che in questi minuti sono riuniti per decidere la linea.

ORE 20.03 - Fumata nera nell'Aula della Camera alla terza votazione. Nessuno ha raggiunto il quorum dei due terzi dei votanti, contando anche le schede bianche, richiesto dal regolamento al secondo ed al terzo scrutinio. Servirà una nuova votazione, la quarta. Per far scattare l'elezione da questa nuova votazione sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei voti, contando anche le schede bianche.

ORE 20.22 -  Anna Maria Bernini è a palazzo Grazioli per incontrare Silvio Berlusconi dopo che il suo nome è stato quello votato dalla Lega alla seconda votazione a palazzo Madama in dissenso da Forza Italia.

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