Politica

Berlusconi: 'Sentenza Strasburgo? Me ne frego'

Lo dice rispondendo a chi gli chiede se spera di essere ancora candidabile

Redazione Ansa

 "Me ne frego". Così Silvio Berlusconi, accompagnando le parole con il gesto delle mani, risponde ai giornalisti che gli chiedono se speri ancora in una sentenza di Strasburgo per poter tornare candidabile lasciando l'Ance.

"Sono qui - ha detto Berlusconi - solo a darvi buone notizie e in cambio mi dovete dare buone notizie voi: da qui alla fine della campagna elettorale ciascuno di voi deve diventare missionario di libertà mettendo sotto tutti clienti, dipendenti, familiari, moglie e amanti obbligandoli a andare a votare ed è semplicissimo: fare una croce su Forza Italia e se a qualcuno gli sta sulle scatole Berlusconi fategli fare una croce sopra".

"Bisogna abolire il codice appalti - ha detto Berlusconi - farne un altro. E possiamo studiare insieme se vale la pena inserire le normative Ue che sono molto meglio di quelle italiane". Stessi progetto per lo "split payment, che è un disastro, introduce differenze insopportabili per le aziende ed è da cancellare".

"Se vogliamo rimettere in carreggiata il Paese non dobbiamo fermarci solo alla scadenza elettorale dobbiamo essere capaci di andare a Palazzo Chigi e lavorare per il nostro Paese". 

"Abbiamo tempo? ce la fate? avete fame? Qualcuno deve fare pipì? ..Se uno non ce la fa alza la mano e va in bagno..Bene ne Inserisci didascalia ssuno alza la mano, da quel punto di vista lì noi costruttori siamo forti e duri, non come i politici di professione che continuano ad alzarsi". 

"Oggi entrando ho visto tante belle ragazze e ho fatto a ciascuno un complimento diverso. Siamo tutti così egoisti che ne facciamo mai, ce ne fottiamo. Ma se volete ricevere simpatia e avere gradimento fate un complimento sincero".

"Il linguaggio che i 5S usano in questa campagna elettorale è quello dell'odio". Per il Cav, i 5S "sono incapaci" ma soprattutto "pericolosissimi" e per questo occorre "parlare ai nostri giovani che fanno così voto di protesta". Berlusconi ha poi anche parlato di nuovo di Luigi Di Maio, definendolo un " ragazzino e un falso, è un front man, ne hanno in mente un altro".
   

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