Politica

Ok Vigilanza alla par condicio, Vespa e Fazio sono salvi

Il Movimento 5 Stelle ha presentato quattro emendamenti con le regole relative ai programmi di infotainment in campagna elettorale.

Fabio Fazio e Bruno Vespa

Redazione Ansa

Via libera della commissione di Vigilanza al regolamento sulla par condicio. Gli emendamenti del Movimento 5 Stelle, che avrebbero escluso dalla campagna elettorale Bruno Vespa e Fabio Fazio, sono stati respinti.

Il Movimento 5 Stelle ha presentato quattro emendamenti con le regole relative ai programmi di infotainment in campagna elettorale. Il primo mirava ad escludere i programmi "che trattino i temi dell'attualità politica ma siano ibridati con i canoni dell'intrattenimento"; il secondo i programmi a "contenuto anche informativo i cui conduttori svolgano prestazioni di natura artistica" (come Vespa e Fazio, ndr); il quarto prevedeva che "i programmi a contenuto anche informativo i cui conduttori svolgano prestazioni di natura artistica sono condotti da giornalisti della medesima testata" in campagna elettorale. Il terzo è stato definito dalla deputata M5S Dalila Nesci, che lo ha presentato, "una mediazione" per venire incontro alle posizioni della maggioranza. Avrebbe comportato l'esclusione dei programmi "a contenuto anche informativo i cui conduttori non siano attualmente iscritti all'ordine dei giornalisti".

In caso di approvazione, Porta a Porta sarebbe stato 'salvato', perché Vespa è iscritto all'ordine dei giornalisti, mentre Che tempo che fa non avrebbe potuto ospitare politici: Fazio, infatti, si è cancellato dall'albo dei pubblicisti nel gennaio 2016, dopo le polemiche per la sua presenza in uno spot della Tim. "Sarebbe molto incoerente con le posizioni da voi assunte in passato non votare almeno questo ultimo emendamento", ha detto Nesci rivolgendosi agli altri partiti. "E' una questione seria che viene affrontata però in maniera improvvisa - ha replicato Maurizio Gasparri di Forza Italia, annunciando la sua non partecipazione al voto - ed avrebbe ricadute su alcuni conduttori, come Fazio, che si cancellò dall'ordine per fare la pubblicità. E' un tema giusto che non va deciso in questo momento". La Commissione ha dunque dato il via libera al regolamento, con alcuni ritocchi rispetto alla bozza messa a punto dal relatore di maggioranza Francesco Verducci del Pd e di minoranza Mirella Liuzzi del M5S. In giornata Agcom metterà a punto l'analogo regolamento valido per le tv private. (ANSA)

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