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Padoan: 'Italia crescerà ancora. In situazione di incertezza non escludo governo Pd-Forza Italia'

Il ministro dell'Economia: 'Non escludo di candidarmi. Con Renzi rapporto sempre dialettico'

Pier Carlo Padoan in una recente immagine

Redazione Ansa

"Il Paese sta meglio rispetto all'inizio della legislatura. Tutti gli indici sono migliorati: crescita, lavoro, finanza pubblica, occupazione - siamo ai livelli massimi di occupati - stato di fiducia". È il bilancio di fine legislatura del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che in un'ampia intervista al Corriere della Sera si dice pronto a dare ancora il suo contributo, mentre in una situazione di incertezza non escluderebbe un governo Pd-Forza Italia.

"C'è un'agenda di riforme da implementare, da introdurre, da valutare", sottolinea. "Oggi non cresciamo ancora abbastanza velocemente, ma - e qui faccio una mia personale previsione - la velocità di crociera aumenterà. Nella ripresa ci sono elementi strutturali". Quanto al rapporto con Renzi, dice, è stato "molto interessante, faticoso, stimolante. Sempre dialettico. In alcuni casi il governo prese decisioni che io avrei preso in modo diverso". "Io avrei tagliato prima le tasse alle imprese, in modo che assumessero. Ma Renzi disse: no, siamo in una fase recessiva, dobbiamo sostenere le famiglie; e impose gli 80 euro.

Devo riconoscere che aveva ragione lui". E in Europa "il suo battere i pugni sul tavolo era sostenuto dalla credibilità". Poi uno sguardo alle elezioni: se gli chiedessero di candidarsi, dice, "non lo escluderei".

Sull'esito del voto, "mi pare che nessuno dei tre blocchi avrà la maggioranza per governare da solo". Possibile un governo Pd-Forza Italia? "In un quadro di elevata incertezza non si può escludere nulla", afferma. "L'Italia potrebbe reggere mesi e mesi in cui i partiti negoziano fra loro, se l'attività di governo continua nella sua normalità".

Quanto ai 5 Stelle, Padoan vede "il tentativo di appropriarsi di tante proposte in tante direzioni, una in contrasto con l'altra. E vedo la totale assenza di coperture finanziarie. Non basta dire solo che si tagliano le spese, bisogna indicare quali".

Il ministro racconta anche un aneddoto su D'Alema: "Una delle persone che mi telefonò per convincermi ad accettare questo incarico fu lui. Non so se si è pentito". (ANSA).
   

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