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Gentiloni: 'Pericoloso no deal su Brexit, è interesse Ue'

Risoluzione maggioranza su Gentiloni firmata da Ala

Redazione Ansa

L'Aula del Senato ha approvato con 130 sì la risoluzione presentata dalla maggioranza dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in vista del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre. La risoluzione è stata firmata dai capogruppo del Pd Luigi Zanda, di Ap Laura Bianconi, di Autonomie Karl Zeller e di Ala Lucio Barani. In tutto sono state presentate 6 risoluzioni, 5 delle quali respinte.

Con la Gran Bretagna avremo un "atteggiamento di amicizia, difendendo gli interessi nazionali ma sapendo che la strada del 'no deal' di non trovare un accordo sarebbe un ripiego negativo e pericoloso. E' nell'interesse dell'Ue arrivare a un'intesa". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, riferendo al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo di Bruxelles, apprezzando i passi fatti finora nel negoziato.

"La Brexit - ha aggiunto - è stata in fondo una sveglia per l'Ue, e quello che è successo dopo non ha certamente fatto diffondere gli atteggiamenti divorzisti nell'ambito Ue, non mi pare che dalla Brexit ci sia stata una grande disseminazione di posizioni anti Ue, al contrario, ci sono difficoltà evidenti da parte del Regno Unito alle quali dobbiamo guardare con rispetto che si deve a un paese amico e alleato dell'Italia".

Alla riunione di venerdì "la decisione principale riguarderà la presa d'atto dei risultati, che noi consideriamo positivi, della prima fase dei negoziati sulla Brexit. I negoziati hanno raggiunto progressi sufficienti in tre punti: i rapporti con la questione irlandese" dove "si è arrivati ad una definizione per la quale non ci saranno controlli di confine; si è risolta la discussione sull'ammontare delle somme dovute dal Regno Unito al bilancio Ue; si è risolta la questione dello status dei cittadini comunitari".

"La cooperazione rafforzata sulla difesa è un primo passo incoraggiante e riguarda un certo numero di Paesi, non tutti i 27", ponendosi come "prima, significativa traduzione in pratica del principio che, nella famiglia dei 27, è possibile, anzi a volte necessario, che ci siano livelli di integrazione diversa".

Sui migranti "l'Italia si è mossa, ha fatto un trattato bilaterale in Libia, ha ottenuto risultati", un risultato che "ha avuto come conseguenza il fatto che finalmente si sono accesi riflettori sulla situazione dei diritti umani in Libia: è merito nostro, non di qualcuno che ora racconta queste cose come se fosse una realtà imprevedibile".

"Chiederemo se su questi risultati è giunto finalmente - ha detto ancora Gentiloni facendo riferimento ai risultati ottenuti dall'Italia sull'immigrazione - il momento di investire tutti insieme come Unione europea, io sono relativamente ottimista".  

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