Politica

Fdi: Meloni rieletta presidente. Torna la Santanché: 'Questa è mia famiglia'

Nuovo simbolo per Fratelli d'Italia da cui scompare la scritta Alleanza Nazione e sotto quella Msi ma resta la fiamma

Giorgia Meloni e Daniela Santanché all'assemblea di Fdi (foto Yasmin Inangiray)

Redazione Ansa

Accolta da Giorgia Meloni, rieletta presidente, al congresso di Fdi arriva Daniela Santanchè che ufficializza la sua adesione a Fratelli d'Italia: "Sono tornata a casa, nella mia famiglia, dove Fini non mi ha permesso di stare, lui che ha distrutto un sogno. Devo dire grazie a Giorgia che ha ricostruito questa casa e mi ha permesso di tornare dove sono nata. Sono emozionata - dice ancora - metterò la mia passione per aiutare Giorgia, non voglio togliere spazio a nessuno e non chiedo nulla".

"Sono emozionata e orgogliosa di trovarmi qui", ha detto arrivando al congresso di Fratelli d'Italia. A chi le chiede cosa l'abbia delusa di Berlusconi, risponde: "Io non sono delusa da nessuno. Sono nella famiglia in cui sono nata. Quì c'è una grande novità e per la prima volta nella storia della Repubblica abbiamo la possibilità che una donna possa fare il premier, questo è importante per una come me che crede nelle donne capaci. Quindi non nego di essere emozionata nel tornare nella 'casa della madre' in questo caso e non del padre è un momento di grande orgoglio. Giorgia dimostra di avere delle capacità di federatore, di saper unire, in Italia il centrodestra ha vinto quando c'è una destra protagonista lo abbiamo visto in Sicilia e a Milano dove possiamo dire che c'era un candidato moderato. Mio padre mi ha insegnato che ad essere moderati a tutti i costi si diventa modesti e lì abbiamo perso e non devo ricordare la ferita di Roma, se fossimo stato uniti ora avremmo la Meloni sindaco. Voglio aiutare la destra ad essere protagonista perchè in Italia come in Europa soffia un vento di destra".

Intanto arriva un nuovo simbolo per Fratelli d'Italia da cui scompare la scritta Alleanza Nazione e sotto quella Msi ma resta la fiamma: "E' un simbolo che va avanti - spiega Giorgia Meloni - mantiene la fiamma ma non fa più riferimento al partito che è venuto prima di noi. La nostra storia resta ma si va avanti".

"Dobbiamo essere decisivi per la vittoria - dice Ignazio La Russa - non ci dobbiamo accontentare, non dobbiamo avere nessuna remora legata al 'peso' noi al 6% loro 15% o al 10%. Quello che conta è la bontà delle nostre soluzioni come ad esempio la difesa dei più deboli la tutela della classe media, e la sicurezza. Siamo orgogliosi delle nostre bandiere di sempre come ad la sicurezza in casa, la 'difesa è sempre legittima' è uno slogan fatto da noi. Siamo gli unici ad aver detto mai con il governo tecnico, gli unici che non anno mai parlato con Renzi e che vogliamo un patto per il no alle due sinistre, quelle M5s e quella renziana".

 


   

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