Politica

Terrorismo: 3 espulsi, erano in contatto con foreign fighters dell'Isis

Uno era stato anche in Siria a combattere per lo Stato islamico

Il ministro dell'Interno Marco Minniti

Redazione Ansa

   Due giovani marocchini di 25 e 26 anni e un tunisino di 31 sono stati espulsi dall'Italia: erano in contatto con i foreign fighters dell'Isis che stanno ancora combattendo in Siria. Il tunisino, con diversi precedenti penali per droga, era finito nella rete degli investigatori poiché sospettato di aver combattuto in Siria nel 2013 per lo Stato islamico. Con il provvedimento di oggi, firmato dal ministro dell'Interno Marco Minniti, salgono a 96 le espulsioni dall'inizio dell'anno, mentre sono 228 dall'inizio del 2015.

   Il 23 agosto, dopo un periodo passato in Tunisia, il tunisino è stato rintracciato a Perugia: dai controlli sul suo cellulare è emerso un file audio in cui un religioso egiziano incitava al jihad contro gli ebrei e l'Occidente. Il 31enne è stato dunque fermato, trasferito nel Centro per rimpatri di Torino e rimpatriato ieri con una nave da Genova. Entrambi i marocchini espulsi avevano lo stesso giro di relazioni ed erano in contatto tramite Facebook, sul quale hanno postato diversi contenuti jihadisti, con alcuni foreign fighters marocchini attualmente in Siria ed operativi nella stessa unita dell'Isis dove ancora combatte, secondo gli investigatori, l'estremista 'milanese' Monsef El Mkhayar, il 21 enne che ad aprile scorso è stato condannato a 8 anni di carcere per terrorismo internazionale dai giudici di Milano.
   
   Il 25enne è stato rintracciato lo scorso mese a Torino, mentre il 26enne gli investigatori lo hanno trovato a settembre a Bolzano: entrambi sono stati trattenuti nel Centro per rimpatri di Torino e oggi espulsi con un volo da Milano Malpensa.

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