Politica

G7 Pari opportunità: "Nessun paese ha parità de facto"

I Governi approvano il documento, 'divari ancora esistono'

Redazione Ansa

"Il governo italiano è molto soddisfatto dei G7 che si sono tenuti nel semestre italiano", ha detto la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi nella conferenza stampa conclusiva del G7 sulle pari opportunità. 

Le delegazioni a Taormina hanno approvato un documento che impegna i governi ad "attuare e monitorare" interventi per l'uguaglianza di genere. I sette paesi sostengono l'esistenza di "divari che devono ancora essere colmati". E "nessuno ha ancora raggiunto la parità di genere de facto". Si prevedono, fra l'altro, azioni per la crescita dell'occupazione femminile, la presenza in politica e sui luoghi decisionali. La violenza sulle donne occupa nel documento uno spazio strategico per la sviluppo dei paesi.

Contro le discriminazioni delle donne servono "cambiamenti nella mentalità, nelle politiche e nella cultura. Sono necessari per colmare i divari di genere esistenti, eliminare tutte le forme di violenza e discriminazioni nei confronti delle donne e delle bambine, e raggiungere finalmente la parità di genere dei nostri paesi", afferma il documento approvato dal G7. 

"Un'occasione mancata - commenta Action Aid - per definire nel concreto come i Paesi del G7 contribuiranno a realizzare gli obiettivi dell'Agenda 2030 dedicati all'uguaglianza di genere. I Governi non sono riusciti a definire azioni per contrastare la violenza e redistribuire il carico del lavoro di cura che grava sulle donne, prerequisito per promuovere l'empowerment economico delle donne e sconfiggere la povertà femminile. La dichiarazione finale reitera gli impegni e i contenuti della Roadmap, ma di fatto non va oltre". 

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