Politica

Pressing governo per l'Agenzia europea del farmaco, Gentiloni: 'Milano ha buone carte'

'L'agenzia italiana del farmaco ha una sua qualità riconosciuta internazionalmente'

Redazione Ansa

"Milano ha delle buone carte da giocare e ne esce bene, perché ci hanno lavorato tutti, governo Farnesina, dopodiché ci sarà la votazione. Noi stiamo facendo un pressing diplomatico notevole. Anche perché la nostra industria farmaceutica ha una sua forza. L'agenzia italiana del farmaco ha una sua qualità riconosciuta internazionalmente". Così il premier Paolo Gentiloni al termine del vertice Ue a Bruxelles sulla futura sede dell'Ema.

La partita che Gentiloni sta giocando punta tutta sui criteri di scelta, tecnici o politici. La valutazione tecnica, caldeggiata dall'Italia, fa balzare immediatamente Milano in pole position con una sede già pronta (il Pirellone), collegamenti e infrastrutture che permetterebbero agli 890 dipendenti dell'agenzia di non saltare neppure un giorno di lavoro. Per questo il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha invitato ad avere "coraggio e determinazione" su questa partita. Ma c'è un fronte di paesi europei, in particolare il blocco dell'est, che vorrebbero invece un criterio politico di riequilibrio geografico tra i paesi che hanno già agenzie europee (Italia compresa) e quelli che non ce l'hanno. Il punto, ha detto il premier nei giorni scorsi, è cosa vogliamo dalla Ue: "non il barcamenarsi tra le aspettative di 27-28 paesi diversi, ma il mettere al primo posto l'interesse dei cittadini europei. A loro bisogna pensare, non alla sopravvivenza di equilibri esistenti".

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