Politica

Bassetti (Cei), integrazione passa anche per Ius soli

Prima prolusione al consiglio Episcopale Permanente: 'Vicino a donne vittime di violenza'

Redazione Ansa

Accogliere e integrare i migranti: "penso che la costruzione di questo processo di integrazione possa passare anche attraverso il riconoscimento di una nuova cittadinanza, che favorisca la promozione della persona umana e la partecipazione alla vita pubblica di quegli uomini e donne che sono nati in Italia, che parlano la nostra lingua e assumono la nostra memoria storica, con i valori che porta con sé". Lo afferma il card. Gualtiero Bassetti, Presidente Cei pur senza fare esplicito riferimento al dibattito sullo ius soli.

Il cardinale ha rivolto anche un pensiero alle donne vittime di violenze. "Vorrei testimoniare la più sincera vicinanza a tutte quelle donne che in Italia, pressoché quotidianamente, sono vittime di una violenza cieca e brutale", ha detto nella sua prima Prolusione al Consiglio Episcopale Permanente. 

"Cari confratelli - ha detto in partura di discorso - è mia intenzione aprire il Consiglio Permanente rivolgendo un pensiero a quelle persone che ora sono nella sofferenza e nel lutto". "Un pensiero affettuoso - ha aggiunto - va a tutte le popolazioni italiane ferite dal terremoto, da Ischia all'Italia centrale; ai cittadini di Livorno, colpiti da una tragica alluvione; e al Messico dove un terribile terremoto ha tolto la vita a centinaia di persone".

"Chiediamo con forza alle istituzioni - è stato infine il suo appello -  a partire dalla prossima Conferenza Nazionale per la famiglia, di elaborare politiche innovative e concrete, che riconoscano, soprattutto, il 'fattore famiglia' nel sistema fiscale italiano. Una misura giusta e urgente, non più rinviabile, per tutte le famiglie, in particolare quelle numerose". 

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