Politica

Consip: No dell'Anm ad accelerazione sulle intercettazioni. Nodo fiducia

Orlando insiste sulla necessità di approvarla. Renziani non vogliono blindatura

Il ministro Andrea Orlando in una foto d'archivio

Redazione Ansa

La prossima settimana la discussione generale alla Camera sul ddl sul processo penale con la delega sulle intercettazioni si aprirà nel pieno del caso Consip sulla telefonata di Matteo Renzi al padre, e dovrà superare lo scoglio fiducia. La delega sulle intercettazioni è tutta da scrivere: il governo ci penserà una volta passato il ddl e l'obiettivo è evitare che siano pubblicate conversazioni penalmente non rilevanti. Sulla fiducia, però, le posizioni nel Pd non sono allineate. Orlando vuole utilizzarla: intervistato da Repubblica afferma che la telefonata pubblicata dal Fatto Quotidiano non avrebbe mai dovuto uscire e chiede di approvare subito la legge. I renziani, invece, vogliono evitare di 'blindare' il testo. 

A chiedere che non ci siano "accelerazioni" dettate dalla piega che ha preso l'inchiesta Consip è però anche Eugenio Albamonte, presidente dell'Anm. I toni sono diversi da quelli del suo predecessore Davigo. Ma i dubbi sul ddl sono identici, in particolare quelli sull'avocazione dei fascicoli da parte del procuratore generale se il pm non rispetta certi tempi: una accelerazione non consentirebbe ritocchi alla norma cambiando "cinque parole per evitare il collasso del sistema indagini".

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