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Legittima difesa, dalle aggressioni notturne all'assistenza legale - LE NORME

Turbamento esclude colpa; Stato pagherà spese legali

La protesta di Fratelli d'Italia in Aula alla Camera

Redazione Ansa

Ecco cosa prevede il testo sulla legittima difesa approvato dall'Aula della Camera nel maggio scorso, che ora è in stallo in commissione Giustizia al Senato. 

I CONFINI DELLA LEGITTIMA DIFESA. Viene specificato che si considera legittima difesa la reazione a un'aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte o all'introduzione con violenza, minaccia o inganno. Resta comunque ferma la necessità che vi sia proporzione tra difesa e offesa e l'attualità del pericolo. Già oggi si presume che vi sia proporzione se la difesa anche con armi riguarda un'aggressione domiciliare che mette in pericolo la propria o l'altrui incolumità oppure, ma in questo caso solo quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione, se si difende il proprio patrimonio.

IL TURBAMENTO ESCLUDE LA COLPA. Nella legittima difesa domiciliare è sempre esclusa la colpa di chi spara se l'errore, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, è conseguenza di un grave turbamento psichico causato dall'aggressore.

ASSISTENZA LEGALE A CARICO DELLO STATO. Nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa, tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l'erario stimato in 295.200 euro a decorrere dal 2017.
   

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