Politica

M5S, Di Vita: se condannata subito le mie dimissioni

'Nessuna ira, accetto sospensione e non parlo a nome Movimento'

Redazione Ansa

"Non provo alcuna ira e non cerco rivalsa. Nelle sedi giudiziarie dimostrerò quanto ho sempre detto. In caso di condanna in 1/o in grado seguiranno prontamente le mie dimissioni secondo i principi del M5S che ho sempre rispettato, perché ci credo fermamente. Nel frattempo ho accettato la sospensione che mi è stata comminata e infatti non utilizzo il simbolo e non parlo a nome del M5S". Così su Facebook, Giulia Di Vita, una dei tre deputati siciliani rinviati a giudizio per il caso firme false.

"Per scrupolo vorrei ribadire, come detto ieri, che da parte mia non c'è mai stato un attacco nei confronti della magistratura a cui mi affido totalmente per provare la mia estraneità ai fatti di cui vengo accusata e a cui ho consegnato già le relative prove. Non ho mai nemmeno criticato il candidato sindaco di Palermo del m5s e nemmeno sapevo che nel 2014 i colleghi della commissione Antimafia avessero sollevato un potenziale caso di conflitto di interessi in seno alla onlus antiracket Addiopizzo di cui l'attuale candidato sindaco era presidente. L'ho appreso dai giornali soltanto questa estate", spiega la parlamentare sulla quale - come anche su Riccardo Nuti e Claudia Mannino - Beppe Grillo ha chiesto nuove sanzioni e la sospensione dal gruppo alla Camera.

Scure Grillo su deputati firme false, "nuove sanzioni"
Nuove sanzioni e sospensione dal gruppo parlamentare: a 24 ore dal rinvio a giudizio chiesto per Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino, Beppe Grillo ieri ha sciolto gli ormeggi della prudenza e ha affrontato il caso delle firme false a Palermo con la linea dura. A farlo andare su tutte le furie è la reazione dei tre parlamentari all'inchiesta giudiziaria. Una reazione che, agli occhi di Grillo, danneggia l'immagine del M5S che attacca la magistratura violando i principi del Movimento. Da qui la messa alla porta dei tre indagati M5S che, a questo punto, sono ad alto rischio espulsione. E che, dopo Pasqua, saranno temporaneamente allontanati anche dall'assemblea dei deputati. In serata la difesa dei tre parlamentare M5s che sostengono di non aver mai attaccato i magistrati.

"Ho chiesto ai capigruppo del MoVimento 5 Stelle di raccogliere le firme dei parlamentari necessarie per indire la votazione dell'assemblea dei parlamentari per procedere anche alla sospensione temporanea dal gruppo parlamentare dei sospesi (Nuti, Mannino, Di Vita, ndr), fino a che sarà in vigore la loro sospensione dal MS5 come già stabilito dai probiviri": così in un post su Facebook di ieri il leader del M5S Beppe Grillo.

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