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Ue: sì alla manovra. Governo conferma crescita pil dell'1%

Gentiloni: 'In Def oltre 1 miliardo per ricostruzione post sisma. Dopo emergenza ora superiamo 'strozzature' burocratiche'

Redazione Ansa

L'Italia ottiene il via libera europeo alla manovra correttiva. Le misure di aggiustamento non sono ancora state tutte definite nel dettaglio, ma all'Eurogruppo di Malta Pier Carlo Padoan è riuscito a incassare la preziosa promozione del vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. Per rassicurare quello che viene considerato uno dei falchi di Bruxelles, il ministro avrebbe però garantito, già da or,a che la correzione strutturale per il prossimo anno sarà dello 0,6% del Pil, in linea dunque con i parametri europei sull'output gap e senza chiedere - almeno al momento - ulteriori sconti.

"Le misure sono in linea con quello che abbiamo discusso e che ha raccomandato la Commissione", ha annunciato Dombrovskis, fornendo un vero e proprio assist al governo in vista della messa a punto finale del Def e del decreto di correzione. La traiettoria "è quella concordata" e, ha aggiunto, si concilia anche con misure di crescita. Nella manovrina rientrerà infatti anche il Fondo per il terremoto e saranno inserite alcune norme per la piena attuazione di Finanza per la crescita, il probabile ritocco dell'Ape social e la cosiddetta norma "antiscorrerie" uscita dal ddl concorrenza. Dal lato delle entrate, con incassi per circa un miliardo, lo split payment costituirà uno dei piatti forti, insieme al capitolo giochi e ai tagli probabilmente semilineari ai ministeri. In bilico resta il ritocco delle accise sui tabacchi, mentre sembra invece definitivamente tramontata l'ipotesi, circolata sommariamente nei giorni scorsi, della 'sugar tax' sulle bevande ad alto contenuto di zucchero. Nonostante gli sforzi per non fare della manovra un puro aggiustamento dei conti, il provvedimento potrebbe però pesare sull'andamento dell'economia.

Secondo il viceministro Enrico Morando, nel Def la crescita dovrebbe infatti essere confermata per quest'anno all'1%, senza le attese revisioni al rialzo proprio 'per colpa' della correzione del deficit. Un effetto depressivo che il governo ha sempre cercato di contrastare e minimizzare e che anche Padoan, parlando a La Valletta, ha voluto ancora una volta allontanare. "Le cifre del Def - ha commentato laconicamente - le daremo quando approveremo il Def". Nel quadro macroeconomico, il debito, secondo Morando, inizierà a scendere dal 2018. L'impatto delle privatizzazioni, che pure ci saranno, sarà però un po' inferiore rispetto allo 0,5% del Pil indicato finora e pari "allo 0,3-0,4%", compreso cioè tra i 5 e i 6,5 miliardi, ha detto ancora il viceministro, confermando il probabile coinvolgimento, nel medio termine, di Cdp.

"Il processo deve andare avanti, deve riprendere dopo la sospensione del 2016", ha insistito, citando anche Fs, uno dei punti nevralgici dello scontro politico con il Pd. Def, manovra-bis e dl enti locali dovrebbero approdare contemporaneamente sul tavolo del Cdm martedì. Al Mef si sta lavorando alacremente per chiudere il cerchio, ma non è escluso che il decreto di correzione possa slittare di 24-48 ore per garantire il coordinamento finale con Palazzo Chigi.

E il premier Gentiloni, nella stessa giornata del sì alla manovra da parte della Ue, da Milano ha annunciato che "martedì nella prossima operazione finanziaria inseriremo oltre 1 miliardo all'anno per la ricostruzione" post sisma. Il presidente del Consiglio lo ha detto dopo un incontro sul progetto di prevenzione del rischio Casa Italia, un 'primo tagliando' del progetto "strategico" fatto da Gentiloni a Milano insieme a Renzo Piano, che ne è l' ispiratore. "Abbiamo fatto un buon lavoro nell' emergenza - aggiunge - e speriamo di fare un buon lavoro nella ricostruzione" superando anche le "strozzature burocratiche".

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