Politica

Elezioni, monito di Napolitano: 'Ci si va a scadenza naturale'

Non si toglie fiducia governo solo per calcolo tattico qualcuno

Il presidente emerito Giorgio Napolitano

Redazione Ansa

"Nei paesi civili alle elezioni si va a scadenza naturale e a noi manca ancora un anno. In Italia c'è stato un abuso del ricorso alle elezioni anticipate. Bisognerebbe andare a votare o alla scadenza naturale della legislatura o quando mancano le condizioni per continuare ad andare avanti. Per togliere le fiducia ad un governo deve accadere qualcosa. Non si fa certo per il calcolo tattico di qualcuno...". Così l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano commenta l'ipotesi di un voto anticipato

"Nei Paesi civili alle elezioni si va a scadenza naturale e a noi manca ancora un anno" afferma oggi Giorgio Napolitano. Nei paesi civili chi tradisce il proprio popolo viene processato, non viene mantenuto a vita come parlamentare, presidente e senatore": così su Facebook il leader della Lega Nord Matteo Salvini.

"Per Giorgio Napolitano nei "Paesi civili alle elezioni si va a scadenza naturale". Traduzione - scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni -: dopo Monti, Letta e Renzi ci teniamo fino al 2018 il quarto governo di fila non scelto dagli italiani. Vergogna! Basta con gli inciuci di palazzo, coi voltagabbana e i prestanome di qualcuno: il popolo sovrano vuole votare ora e scegliere un governo che faccia i suoi interessi #elezionisubito".

Sergio Mattarella ha chiamato l'ex presidente Giorgio Napolitano per esprimergli la propria "solidarietà" per gli attacchi politici ricevuti dopo le sue dichiarazioni sulla necessità di arrivare a fine legislatura. Lo si è appreso al Quirinale.

"Nei Paesi civili confronto politico non si basa su insulto e violenza. Da Matteo Salvini parole indegne. Solidarietà al presidente Napolitano": ha scritto su Twitter la presidente della Camera Laura Boldrini.

"Esprimo la mia piena solidarietà al presidente Napolitano per gli indegni attacchi ricevuti da esponenti di diverse forze politiche. Quando il dissenso si trasforma in insulto è la fine della politica": così il presidente del Senato Pietro Grasso.

"Il Parlamento venga convocato subito in seduta permanente finché non si approva la legge. Votate la proposta del MoVimento 5 Stelle e poi al voto. Il dado è tratto." Lo scrive in un post sul blog Beppe Grillo. "Ieri la nostra proposta di legge è stata calendarizzata per la discussione alla Camera il 27 febbraio". Il Legalicum "è semplice e sarà votato da tutti i nostri portavoce alla Camera e al Senato, i partiti che vogliono votare subito devono approvarla così come è", aggiunge.

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