Politica

M5S: Grillo avverte: "Chi non concorda linea vada altrove"

Il leader del Movimento: "Non siamo né di destra né di sinistra, no alleanze". Indagato candidato sindaco di Palermo

Beppe Grillo in una foto d'archivio

Redazione Ansa

"Il M5S non è di destra né di sinistra, non c'entriamo nulla con queste categorie ideologiche. Quando parliamo di reddito di cittadinanza dicono che siamo di sinistra, anche se loro sono quelli del jobs act. Quando parliamo di sostegno alla pmi dicono che siamo di destra, anche se sono loro quelli che le hanno affossate. Quando parliamo di taglio degli stipendi siamo populisti. Questo è il motivo per cui non faremo mai alleanze con i partiti che hanno devastato l'Italia negli ultimi decenni". Così Beppe Grillo sul blog. 

Avviso ai portavoce - "I portavoce eletti del MoVimento 5 Stelle - scrive Grillo - hanno un compito ben definito: dedicarsi al compimento del programma. Il programma per le prossime elezioni non sarà definito dai parlamentari ma dagli iscritti. Chi non sarà d'accordo potrà perseguire il suo programma in un'altra forza politica".  Grillo sottolinea come tutte le "uscite comunicative" dei parlamentari vadano concordate con i responsabili comunicazione: "Non si fanno sconti a nessuno".

L'uscita di Grillo agita la 'base', decine i commenti sotto il suo post.

Un altro candidato sindaco di Palermo è indagato. Per Ugo Forello del Movimento Cinque Stelle, accusato di "induzione a rendere dichiarazioni mendaci", è un atto dovuto dopo la denuncia dei deputati nazionali grillini travolti dal caso firme false. Secondo Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita, che hanno presentato un esposto circa un mese fa, l'inchiesta della Procura di Palermo sarebbe stata ispirata dal fondatore di Addiopizzo, Forello, avvocato, candidato per il Movimento. Forello - secondo chi ha denunciato - avrebbe imbeccato i "pentiti" dell'indagine, come la parlamentare regionale Claudia La Rocca, vantando anche rapporti con i pm che indagano. La Procura ha chiesto l'archiviazione dell'indagine sull'induzione a rendere dichiarazioni mendaci e le persone offese si sono opposte, da qui la fissazione dell'udienza in cui le parti discuteranno.

 

   

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