Politica

Legge elettorale: asse Ln-M5s. Gentiloni, armonizzare i sistemi

Salvini e cinque stelle, al voto con legge della Consulta

Redazione Ansa

Paolo Gentiloni confida in un'intesa tra i partiti dopo la sentenza della Consulta per armonizzare il sistema della Camera e quello del Senato.. Ma mentre i giudici costituzionali preparano le loro toghe in vista della seduta di martedì, nasce un inedito asse tra Lega e movimento cinque stelle sulla legge elettorale. Tanto Grillo quanto Salvini chiedono alla Corte Costituzionale di consegnare al Paese un sistema che sia subito applicabile. Piazza del Quirinale, mezza mattinata: il leader della Lega si fa trovare di fronte al palazzo della Consulta dove martedì si riunirà il plenum per pronunciarsi sulla costituzionalità dell'Italicum. "La corte costituzionale - dice ai giornalisti - il 24 non deve perdere tempo. Consegni all'Italia una legge per votare subito, in primavera. Non si può perdere un altro anno di beghe per la legge elettorale, il momento è drammatico".

 L'idea di Salvini è che l'Italicum depurato dalla Corte Costituzionali delle parti contrarie allo spirito e alla lettera della Costituzione dovrà essere congegnato in modo tale da non rendere necessari altri interventi delle Camere. Così si potrà andare al voto in tempi brevi. Un'impostazione che non è troppo diversa da quella del movimento di Grillo. "Il M5S - scrive su twitter il responsabile riforme Toninelli - ha in mano una sola legge elettorale: il Legalicum. Ogni altra ipotesi che vada solo a prolungare l'agonia del Parlamento è pettegolezzo". Il Legalicum, nella terminologia grillina, è la legge che uscirà dalla sentenza della Consulta. La comunanza di idee con Salvini è indiscutibile. L'unica differenze tra grillini e leghisti è che il movimento cinque stelle può decidere tutto da solo mentre Salvini, almeno in teoria, deve vedersela con Berlusconi. Ma i rapporti con il Cavaliere sono tesi, da quando il leader della lega lo ha sfidato sulla leadership. E infatti, di fronte alle voci che vorrebbero il Cavaliere pronto a un'intesa con Renzi, il leader leghista taglia corto: "Spero e penso di no. Questo non è il momento degli inciuci e delle minestre".

L'idea di Salvini e di Grillo non piace sicuramente a Forza Italia, che vede le elezioni ravvicinate come il fumo negli occhi. Dice Brunetta: "Credo che dobbiamo avere una buona legge elettorale e poi si vada immediatamente a votare. Quelli che dicono auto-applichiamo la sentenza della corte insultano la Consulta e il Parlamento". Ma la duplice presa di posizione "grillo-leghista" è una bordata tirata a chi, come Renzi, sperava di rimettere in pista il Mattarellum, legge fortemente maggioritaria pensata per favorire le coalizioni. Palazzo Chigi, nel frattempo, continua a tenersi fuori della contesa. Ma Gentiloni si augura un'intesa per rendere omogenei i sistemi elettorali di Camera e Senato. "Mi auguro - dice a Che tempo che fa - che a prescindere dalla durata del governo, tra le forze parlamentari ci sia in modo tempestivo un dialogo per leggi elettorali per Camera e Senato possibilmente non troppo disarmoniche. E confido che si arrivi a un'intesa. , questo è un requisito di efficienza del sistema democratico".

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