(ANSA) - BOLOGNA, 30 SET - Ancora un processo a Bologna per
Zoia Veronesi, segretaria storica di Pierluigi Bersani, e ancora
un proscioglimento. Per lei il Pm Giuseppe Di Giorgio aveva
chiesto un nuovo rinvio a giudizio per una truffa ai danni della
Regione, di cui è stata dirigente, e il Gup Rita Zaccariello ha
pronunciato un non doversi procedere, perché l'imputata era
stata già giudicata per gli stessi fatti, e assolta a luglio
2014, sentenza irrevocabile. Nel primo caso Veronesi, difesa
dagli avvocati Paolo e Simone Trombetti, era accusata di aver
percepito indebitamente dalla Regione circa 140mila euro di
stipendio per svolgere a Roma l'incarico di raccordo con il
Parlamento dal 2008 al 2010. Questa volta le veniva contestato
di aver attestato lo svolgimento di un orario di lavoro pari o
superiore alle 8 ore nella capitale, in realtà non facendolo
integralmente e inducendo in errore i funzionari che
provvedevano ai rimborsi. Ma gli addebiti erano già stati mossi
nel precedente giudizio e giudicati privi di valenza penale.
Nuovo proscioglimento per Zoia Veronesi
Segretaria Bersani, ma già giudicata e assolta da accusa truffa