Politica

Sisma: Save the Children, subito spazio bambini ad Amatrice

L'organizzazione si è immediatamente messo a disposizione della Protezione Civile, mobilitando le risorse e il personale per prestare l'aiuto necessario in collaborazione con la Regione Lazio

Redazione Ansa

Dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia Save the Children si è attivata per verificare le necessità e definire gli interventi di aiuto ai bambini colpiti dal sisma. Entro domani l'organizzazione conta di allestire un primo 'spazio a misura di bambino' ad Amatrice. "Siamo addolorati per le vittime, in particolare dal fatto che tra di loro ci fossero bambini, e siamo vicini alle famiglie colpite in questo momento tragico - afferma Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia - i bambini sono i soggetti più vulnerabili durante le emergenze e l'impatto di questo tipo di eventi sulla loro psiche è particolarmente traumatico, come ci ha insegnato l'esperienza di intervento in contesti simili in Emilia-Romagna e a L'Aquila".

Il Dipartimento Emergenze dell'organizzazione si è immediatamente messo a disposizione della Protezione Civile, mobilitando le risorse e il personale per prestare l'aiuto necessario in collaborazione con la Regione Lazio. "Il nostro obiettivo è quello di creare uno spazio sicuro dove bambini e ragazzi, con educatori appositamente formati, possano sentirsi protetti e ricevere supporto fin dai momenti immediatamente successivi a questo tragico evento. Attraverso lo svolgimento di attività socio-educative di routine, infatti, i bambini possono essere aiutati a recuperare al più presto un senso di normalità che hanno perso in seguito all'evento sismico e ad elaborare il trauma subito" continua Neri.

"Per aiutare i bambini ad affrontare il trauma, è importante che gli adulti di riferimento trovino il modo di stare loro vicini e far percepire loro che sono salvi e al sicuro. Per questo è fondamentale parlare e giocare con loro e soprattutto ascoltarli. È anche importante, inoltre, evitare che i bambini stiano davanti alla televisione: continuare a veder immagini del disastro non aiuta i bambini a superare il trauma, perché potrebbero non capire che si tratta di immagini registrate e portarli a pensare che l'evento catastrofico sia ancora in corso" conclude. 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it