Politica

Droga: mille leader del mondo si appellano a Ban-Ki Moon

Appello firmato in Italia da Bonino, Pannella, Saviano, Veronesi e Don Ciotti

Marco Pannella ed Emma Bonino in una foto d'archivio

Redazione Ansa

Alla vigilia dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite Sessione del 19-21 aprile 2016 (UNGASS) dedicata al problema mondiale della droga, decine di leader e centinaia di militanti di tutto il mondo hanno firmato una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon per invitarlo ad creare le condizioni "per una vera riforma delle politiche globali di controllo della droga".

"Il regime di controllo delle droghe emerso nel corso del secolo scorso", dice la lettera, "si è dimostrato disastroso per la salute globale, la sicurezza e i diritti umani. Focalizzato sulla criminalizzazione e la punizione, quel sistema ha creato un enorme mercato illegale che ha arricchito le organizzazioni criminali, i governi corrotti, innescato la violenza esplosiva, distorto mercati economici e minato valori morali fondamentali.

"I governi - si legge ancora nell'appello - dedicano risorse sproporzionate per la repressione a scapito degli sforzi per migliorare la condizione umana in tutti i suoi aspetti. Decine di milioni di persone, minoranze per lo più poveri e razziali ed etniche, sono state incarcerate per reati connessi alle droghe, nella stragrande maggioranza dei casi per piccoli crimini che non comportano la violenza in materia di droga, e questo con poco, o nessun, beneficio per la sicurezza pubblica. Al contempo, l'uso problematico di droga, l'HIV / AIDS, l'epatite e altre malattie infettive si sono diffuse rapidamente in connessione con l'applicazione di leggi proibizioniste che hanno anche bloccato o ritardato, se non impedito, programmi di riduzione del danno e altre politiche sanitarie efficaci".

I firmatari italiani includono, tra gli altri, Emma Bonino, Marco Pannella, Roberto Saviano, Umberto Veronesi, Don Luigi Ciotti, Roberto Giachetti, Giuliano Pisapia, Riccardo Magi.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it