Politica

Tar, ok sgombero storica sezione Pd via Giubbonari Roma. Dem: "Non ci spostiamo"

Sede storica del Pci, una delle più importanti della capitale. La decisione per morosità

La sede storica del Partito Democratico in via dei Giubbonari

Redazione Ansa

Il Tar del Lazio ha confermato lo sgombero, disposto dal Comune di Roma per morosità, della storica sede della sezione Pd di via dei Giubbonari, una delle più importanti della capitale. Lo hanno deciso i giudici amministrativi della II sezione che hanno respinto la richiesta con la quale la Federazione di Roma del Partito Democratico sollecitava la sospensione dell'efficacia della determinazione dirigenziale del Campidoglio disposta per morosità e assenza di concessione.

La determinazione è stata emanata il 15 dicembre scorso dal Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale ed è stata contestualmente disposta la riacquisizione dell'immobile al patrimonio capitolino. La decisione è stata presa nell'ambito dei controlli sulla cosìdetta affittopoli ed il monitoraggio che è derivato sul patrimonio immobiliare capitolino e sulle tante morosità. Il Tar ha considerato che "non sussistono i presupposti per accogliere la domanda cautelare - si legge nell'ordinanza - in quanto il provvedimento impugnato si configura come un atto dovuto, conseguente al fatto che, nonostante la pluriennale occupazione dell'immobile, la parte ricorrente non risulta, allo stato, titolare di alcun atto di concessione". La Federazione romana del Pd è stata anche condannata a pagare le spese di giudizio.

"Il ricorso è sicuro. Da qui non ci muoviamo, siamo pronti a resistere allo sgombero. Ci stanno arrivando attestati di solidarietà e anche soldi da tutta Europa. Ci stiamo confrontando con i militanti sulle prossime azioni da mettere in campo. Abbiamo già indetto una riunione per lunedì". Così Giulia Urso, segretario del circolo Pd di via dei Giubbonari, interpellata dall'ANSA sul pronunciamento del Tar che ha confermato lo sgombero disposto dal Campidoglio per morosità e assenza di concessione.


   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it