Politica

Pd: Renzi: "Basta piccole beghe, domani facciamo conti in Direzione". Scontro con Di Maio

"Servono voti di Verdini perché 2013 Pd ha perso"

Redazione Ansa

Matteo Renzi affila le armi in vista della direzione del Pd di lunedì: "Mi resta l'ambizione di non discutere di piccole beghe ma di temi più grandi. Ma su questo facciamo i conti domani, non è questa la sede per parlarne". "Non state a inseguire le beghe interne e le vostre piccole discussioni", è l'invito rivolto dal premier ai giovani Dem. 

Il premier polemizza anche con Luigi Di Maio (M5S) che sul blog di Grillo, aveva scritto: "Finché Renzi non sblocca i fondi per le famiglie delle vittime di mafia e per l'assistenza legale di chi ha il coraggio di denunciare, non mi fermo. Non mi bastano le rassicurazioni. Voglio i fatti!". "Pensare che di fronte ai martiri della camorra si possano utilizzare le cerimonie e le ricorrenze per tirarsi addosso tra partiti come ha fatto il vicepresidente della Camera eletto con i voti del Pd, - ha detto il presidente del consiglio - è il segno più meschino e misero cui può arrivare la politica". "Non consentite mai a nessuno di strumentalizzare ciò che di più grande ha l'Italia, i propri martiri". 

Renzi replicato poi alle critiche interne al Pd sui voti di Verdini: "Mi dicono - ha sottolineato -: ma tu governi coi voti del centrodestra? Già, perché abbiamo perso le elezioni l'altra volta. La prossima volta le vinceremo e non ci saranno. Conosco un metodo infallibile per non avere in maggioranza Alfano e Verdini: vincere le elezioni, cosa che nel 2013 non è accaduta. Sembra si siano svegliati tutti insieme, ma Alfano e Verdini hanno votato la fiducia come era accaduto col governo Letta e il governo Monti".

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