Politica

Mattarella in Camerun: "Anche l'Europa ha le sue colpe sul terrorismo"

"Non si è saputo affrontare ragioni delle crisi". Poi sui migranti: "Muri inaccettabili e inefficaci"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a margine del Pranzo di Stato con il presidente del Camerun Paul Biya a Yaounde, 17 marzo 2016. ANSA/UFFICIO STAMPA QUIRINALE/FRANCESCO AMMENDOLA

Redazione Ansa

"Forze violente militari prendono in ostaggio intere popolazioni, scardinano la convivenza di interi paesi. L'estremismo violento che attacca la vita umana non può avere diritto di cittadinanza, in Africa come in Europa. Le responsabilità della Comunità internazionale o di numerosi paesi, anche europei, di non aver saputo affrontare le ragioni delle crisi, se non addirittura nell'aver concorso a creare in passato condizioni di instabilità, sono ampie". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Camerun. 

"La tentazione di alzare muri, erigere barriere di filo spinato, rifugiarsi in un illusorio isolamento, presente in parte della stessa opinione europea, oltre che moralmente inaccettabile, è del tutto inefficace. Soltanto la cooperazione può governare questo fenomeno, facendo prevalere le ragioni della luce su quelle dell'oscurità". Sottolinea Mattarella incontrando gli studenti della università Yaoundè I.

"L'Europa deve impegnarsi più a fondo a fianco dell'Africa, con una partnership strategica. Italia e Ue devono investire le proprie capacità nella pace". "L'emergenza che ogni giorno porta migliaia di persone a rischiare la propria vita e quella dei propri cari per mare e per terra e figlia della povertà, della instabilità, dell'equilibrio precario e delle guerre", aggiunge il presidente della Repubblica.

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