Politica

Chi sono i nuovi direttori delle reti Rai

Fabiano, Dalla Tana, Bignardi

Redazione Ansa

   Dal giovane manager Andrea Fabiano al 'veterano' Angelo Teodoli, ecco in sintesi le biografie dei nuovi direttori di rete proposti dal dg Rai Antonio Campo Dall'Orto al cda della tv pubblica che voterà domani.

ANDREA FABIANO - Nato a Bari il 17 maggio 1976, si prepara a diventare il direttore più giovane nella storia della rete ammiraglia. 'Barese esportato a Roma', come recita il suo profilo twitter, dopo la laurea all'università di Bari e un master ad Harvard, a Viale Mazzini si è occupato di marketing, prima nel ruolo di vice responsabile, poi di responsabile. A gennaio 2015 è diventato vice direttore di Rai1, con il compito di occuparsi dell'unità organizzativa 'palinsesto' della prima rete.

ILARIA DALLATANA - Nata a Parma nel 1967, arriverà a Rai2 dopo una carriera tra Mediaset e Magnolia. Maturità classica, laurea in Lettere moderne alla Cattolica di Milano, diploma D.E.A. di Scienze della Comunicazione all'Universitée de La Sorbonne Nouvelle, dal settembre '91 al maggio '94 ha lavorato all'ufficio marketing Rti (concessionaria delle reti Mediaset) come responsabile della fascia prime time. Dal luglio 1994 al luglio '97 si è trasferita a Madrid, per curare la riorganizzazione di Tele 5 per conto di Mediaset. Dal giugno 1997 al gennaio 2000 è stata responsabile delle produzioni di intrattenimento di Italia 1, incarico che ha ricoperto poi per Canale 5 dal gennaio 2000 al marzo 2001. Il 31 marzo 2001 ha lasciato Mediaset e con Giorgio Gori ha fondato Magnolia, diventandone subito responsabile della produzione programmi (L'isola dei famosi, L'eredità, Piazzapulita, già di X Factor, oggi di Pechino Express, Monte Bianco). Nel febbraio 2011 è diventata ad della società e poi responsabile della divisione Southern Europe del gruppo Zodiak, assumendo il ruolo di Chief Executive Officer. A gennaio 2014 ha lasciato gli incarichi operativi in Magnolia.
    DARIA BIGNARDI - Nata a Ferrara nel 1961, giornalista e scrittrice, laurea al Dams, ha debuttato in tv nel 1991 su Rai3 - la rete che si prepara a dirigere - con Milano, Italia, prima con Gad Lerner e poi con Gianni Riotta. Nel 1995 ha condotto A tutto volume su Canale 5, poi il talk show culturale Corto circuito, il talk di costume Tempi moderni (Italia 1) e ancora, sull'ammiraglia Mediaset, le prime due edizioni del Grande Fratello su Canale 5. Passata a La7 - dove la chiamò l'allora direttore Antonio Campo Dall'Orto - ha lanciato nel 2004 Le invasioni barbariche, format che ha rilanciato sulla rete nel 2010 dopo una parentesi a Rai2 con L'era glaciale. Sposata con Luca Sofri, per tre anni è stata responsabile del mensile Donna di Hachette. Per Mondadori ha firmato, tra l'altro, titoli come Santa degli impossibili, Non vi lascerò orfani, L'amore che ti meriti, L'acustica perfetta, Un karma pesante.
    GABRIELE ROMAGNOLI - Bolognese, classe 1960, giornalista e scrittore, editorialista di Repubblica, dovrà gestire da direttore di Rai Sport gli Europei di calcio francesi e le Olimpiadi di Rio. 'Scoperto' da Pier Vittorio Tondelli grazie alla prima antologia degli Under 25 'Giovani Blues', è stato inviato per due anni della Stampa negli Stati Uniti, ha collaborato con molte riviste e quotidiani tra cui Diario, Avvenire, Vanity Fair, da gennaio 2011 a giugno 2013 è stato direttore del mensile GQ. Nel 1993 l'esordio nella narrativa con Navi in bottiglia (finalista al Campiello). Tra i suoi libri In tempo per il cielo, 101 microracconti di 30 righe nel segno del paradosso, Il vizio dell'amore, Solo i treni hanno la strada segnata, Domanda di grazia, Un tuffo nella luce, Solo bagaglio a mano. Ha firmato la sceneggiatura di fiction tv (Uno Bianca, Distretto di polizia) e del film Il gioiellino di Andrea Molaioli ispirato al crac Parmalat.

ANGELO TEODOLI - Nato a Roma il primo gennaio 1956, approderà a Rai4 dalla direzione di Rai2, rete di cui era diventato direttore il 29 novembre 2012 e per la quale già curava i palinsesti sotto la direzione di Giampaolo Sodano. E' un autentico 'uomo macchina' della tv pubblica: già capostruttura di Rai1 per il palinsesto e la promozione (nel '96), poi vicedirettore della rete dal 2002, vicedirettore vicario dal 2006, poi ancora direttore dei palinsesti. 

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