Politica

Leopolda: da Civati a Pif, storia della convention renziana

Il laboratorio della rottamazione dal 2010 a oggi; Il prossimo appuntamento tra un mese

Redazione Ansa

E' da sempre il luogo nel quale Matteo Renzi gioca in casa. In maniche di camicia conduce, fa il dj e parla con ancora maggiore franchezza, se possibile, di quella che già tradizionalmente lo contraddistringue. La Leopolda, è l'appuntamento 'renziano' per antonomasia che va avanti dal 2010, da quando il giovane sindaco fiorentino insieme a un altrettanto giovane consigliere lombardo, Pippo Civati, diede vita a una convention dei 'rottamatori'. E il nome della 'kermesse' renziana viene proprio dalla sua location, la ex stazione fiorentina che ora va all'asta.

Video, luci, gadget, ospiti (da Carla Fracci a Pif, da Alessandro Baricco all'immancabile Oscar Farinetti) e una conduzione 'smart' hanno sempre caratterizzato l'appuntamento.

Alla prima edizione 'Prossima fermata Italia' ci sono duemila e cinquecento iscritti, per la gran parte giovani amministratori locali, e la manifestazione si apre con un messaggio chiaro ai presenti: "Siete pregati di prendere posto e di lasciarlo dopo tre mandati, e poi non lasciate aperti i finestrini per evitare correnti". Nel discorso di chiusura Renzi annuncia: "Da Firenze ci mettiamo in gioco senza pretendere posti, senza chiedere ad altri ciò che ci prenderemo da soli perchè vogliamo che questo Paese si riprenda un ruolo nel mondo. Perchè questo è il nostro tempo". E' già in nuce il cuore del messaggio del futuro premier.

La seconda Leopolda, quella del 2011, è ancora all'insegna della rottamazione. Rimangono alla storia le magliette con il logo di un tirannosauro e la scritta: 'I dinosauri non si sono estinti da soli'. E il riferimento - del tutto non casuale - all'età di molti dei dirigenti Pd. Non c'è più Civati.  "Uno o una di noi, cioè di ragazzi più giovani, dovrà candidarsi: non si potranno fare le primarie solo con Bersani, Vendola, Di Pietro e basta", l'appello lanciato dal palco da Matteo Renzi. E' l'inizio della cavalcata verso le primarie per la leadership del 2012 che vedranno, però, il sindaco di Firenze sconfitto alle primarie da Pier Luigi Bersani. Nel frattempo, a una settimana da quella consultazione c'è stata un'altra Leopolda, 'Viva l'Italia viva'.

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Anche la successiva Leopolda, quella del 2013, arriva mentre è in corso la campagna per le primarie, questa volta per la segreteria del partito e con un risultato per Renzi piuttosto scontato. La Leopolda dal titolo 'Diamo un nome al futuro' verrà ricordata per l'applauditissimo intervento di Pif sulla mafia. A 'condurre' con Matteo Renzi, Graziano Delrio, ormai braccio destro conclamato del futuro premier e il futuro ministro Maria Elena Boschi che in quell'occasione sceglie di indossare scarpe maculate che resteranno celebri.

La Leopolda 2014 è la prima con Matteo Renzi premier e segretario del Pd. Organizzata da Maria Elena Boschi il titolo è 'Il futuro è solo l'inizio'. Quattro giovani parlamentari del Pd a presentare, cartelloni con post it colorati per raccontare il Paese come scenografia. "Io al massimo faccio due mandati nello spirito della Leopolda. Al massimo arrivo al 2023", dice dal palco il leader Pd. "Ormai parla come Berlusconi", la bocciatura dell'ex amico Pippo Civati.

La prossima è già stata convocata e sarà tra l'11 e il 13 dicembre. Chissà se nel frattempo l'ormai celebre location sarà stata venduta.

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