Politica

Berlusconi, per Milano e Roma servono sindaci-manager

Salvini e Meloni sono buone opportunità ma vedremo

Silvio Berlusconi

Redazione Ansa

''Milano e Roma devono essere amministrate come grandi azienda con squadre di manager'': lo ha detto Silvio Berlusconi indicando ''qualità imprenditoriali'' da manager per i candidati sindaco. Interpellato in proposito Berlusconi ha detto che i nomi di Salvini e Meloni ''sono ancora sul tavolo da esaminare, sarebbero buone opportunità''.

''Per fortuna'' Ignazio Marino si è dimesso, ''ci stiamo organizzando, abbiamo già un progetto per vederci con gli alleati e buoni candidati per resuscitare Roma'', ha detto Berlusconi rispondendo ai giornalisti a Milano al convegno di Forza Italia. ''Orami ci vado poco - ha aggiunto - ma Roma è in condizioni preoccupanti, anche in vista del Giubileo''. 

''Non ho una conoscenza approfondita della persona, è sicuramente una brava persona, ma vorrei sommessamente ricordare che l'Expo è arrivata a Milano grazie a me'', ha detto Berlusconi interpellato sulla possibilità che il commissario di Expo Giuseppe Sala sia candidato a sindaco di Milano da Matteo Renzi. 

"Le elezioni di Milano sono importanti per la nostra amatissima città, ma sono elezioni fondamentali anche in vista delle prossime elezioni politiche, dove dobbiamo rivincere alla grande per ripristinare la democrazia". Lo ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi dal palco del teatro Dal Verme di Milano, dove ha concluso il primo appuntamento pubblico organizzato dal partito per preparare la campagna delle Comunali 2016. "Io sarò con voi", ha detto Berlusconi che ha parlato camminando microfono in mano avanti e indietro sul palco. L'ex premier non ha formulato nomi di candidati sindaco, argomento sul quale ci deve ancora essere un confronto definitivo con gli alleati di centrodestra, come lui stesso aveva anticipato prima del comizio conversando con i giornalisti in strada. Ma Berlusconi ha indicato le caratteristiche che desidera per la campagna elettorale di Milano: meno tasse e più sicurezza, un programma in 100 punti per 100 giorni e l'apertura alle realtà civiche. "Dobbiamo richiamare all'impegno - ha detto - di quelle categorie che non si sono impegnate. A qualcuno ho già parlato, a imprenditori e professionisti. Poi non possono lamentarsi". Berlusconi ha indicato l'obiettivo di "superare del 20-30%" gli avversari. Ed ha concluso il suo intervento facendo salire con se sul palco tre giovani esponenti di Forza Italia a Milano che hanno organizzato l'appuntamento con lo slogan 'Rialzati Milano' e che ambiscono a rappresentare la classe dirigente del partito in città: Fabio Altitonante, Marco Bestetti e Pietro Tatarella. Nelle prime file diversi dirigenti nazionali di Fi, a partire da Giovanni Toti, Maria Stella Gelmini e Paolo Romani.

Con la riforma costituzionale in approvazione si sta "organizzando un sistema con un uomo solo al comando, un padrone di una lista unica e una Camera sola che fa le leggi senza controllo. Dobbiamo spiegarlo alle persone". Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando a Milano. Il leader di Fi non ha mai citato espressamente Matteo Renzi, ma ha detto che "questa persona" che ha voluto la riforma "ha dimostrato più volte una volontà di potere che ci deve preoccupare".

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