Politica

Camere: da Senato a intercettazioni i provvedimenti 'rimandati' a settembre

Alla ripresa il governo si troverà sul tavolo anche le unioni civili, la cittadinanza e la riforma della Rai

L'Aula della Camera

Redazione Ansa

Unioni civili, cittadinanza, riforma del Senato, intercettazioni. Sono molti i provvedimenti 'rimandati a settembre' e con i quali il governo e le Camere si troveranno ad avere a che fare alla ripresa dei lavori parlamentari.

Unioni civili. Il testo, messo a punto dalla senatrice Monica Cirinnà (Pd), non riesce a mettere d'accordo le forze politiche in Parlamento e incontra le resistenze dei senatori cattolici che habbo presentato in commissione una pioggia di migliaia di emendamenti.

Riforma del Senato. Sul provvedimento pesano più di mezzo milione di emendamenti presentati solo dalla Lega Nord. E nel Pd c'è tensione con la minoranza Dem che chiede che il Senato torni a essere elettivo. rinviato a settembre anche l'esame del provvedimento più complicato per il governo, quello della riforma del Senato. Lo scontro interno al Pd non si placa. Ma già la prossima

Intercettazioni. Rinviata al termine della pausa estiva anche l'approvazione della riforma del processo penale, che contiene una delega sulle intercettazioni.

Riforma della Rai. Il testo approvato dal Senato poco prima della nomina del nuovo Cda (frutto della legge Gasparri) deve ora avere l'ok della Camera. 

Cittadinanza. La commissione Giustizia della Camera ha assunto come testo base un articolato che prevede, tra l'altro, il cosiddetto 'ius soli temperato' per i figli degli immigrati nati in Italia. Il testo dovrà essere calendarizzato per l'Aula e poi passare al vaglio del Senato.

Immunità. Anche dopo il 'caso Azzollini' il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha accennato all'ipotesi di rivedere la materia dell'articolo 68 della Costituzione.

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