Politica

Ue: Grillo, un piano B per l'uscita dall'euro

Rifiutare a priori Euroexit condanna a morte per Tsipras

Redazione Ansa

"Un piano B di uscita è essenziale per l'Italia, chiunque sia al governo. Con un enorme debito pubblico ed una economia manufatturiera orientata all'export è da irresponsabili non farsi trovare pronti ad una eventuale uscita non necessariamente forzata da noi ma eventualmente subita da decisioni altrui". E' quanto scrive sul suo blog Beppe Grillo in cui torna anche sul caso greco e sottolinea come, per premier Alexis Tsipras, "rifiutare a priori l'Euroexit" sia "stata la sua condanna a morte".

Grillo, nel lungo post pubblicato sul blog, sintetizza quindi alcuni punti del suo piano B, a partire dal "referendum proposto dal M5S tramite una legge di iniziativa popolare e' uno strumento essenziale. Potrà servire a spiazzare l'avversario e a dare legittimità democratica all'Euroexit". Per il leader del M5S occorre inoltre "usare il nostro enorme debito come minaccia" e "rafforzare le banche. La minaccia di fallimento delle banche e la chiusura dei rubinetti della liquidità è ciò che alla fine ha fatto capitolare Tsipras. Prepararsi alla nazionalizzazione delle banche ed al passaggio ad un'altra moneta e' il modo per non perdere la prima battaglia che dovremo affrontare quando arriverà il momento di staccarci dal bocchettone della BCE. Ogni piano B dovrà dunque prevedere l'introduzione di una moneta parallela che all'evenienza potrà essere adottata per avviare il processo di uscita in maniera soft". E il post, prima dell'Italia, si sofferma sulla Grecia e attacca: "Era difficile difendere gli interessi del popolo Greco peggio di come ha fatto Tspiras. Solo una profonda miopia economica unita ad una opaca strategia politica potevano trasformare l'enorme consenso elettorale che lo aveva portato al governo a gennaio nella vittoria dei paesi creditori suoi avversari solo sei mesi dopo, nonostante un referendum vinto nel mezzo", sottolinea Grillo osservando: "la Germania è sistematica nella sua strategia: prima crea un nuovo precedente e poi lo utilizza nella battaglia successiva imponendo decisioni via via più invasive della democrazia grazie al 'chi tace acconsente'". E per il leader M5S i precedenti di "Spagna, Irlanda, Portogallo, Cipro, Grecia" hanno l'Italia come "destinatario finale". "Faremmo dunque bene a prepararci con un governo esplicitamente anti euro all'assalto finale del patrimonio degli italiani sempre più a rischio se non ci riprendiamo la nostra sovranità monetaria", conclude il post.

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