Politica

Immigrazione: sbarchi no-stop mentre Ue litiga

In 384 a Porto Empedocle, 496 a Lampedusa; fermati 7 scafisti

Il "cimitero" dei barconi dei migranti a Lampedusa

Redazione Ansa

Mentre i governi dell'Ue litigano e prendono tempo perché divisi su come gestire il flusso migratorio e la distribuzione delle quote di profughi, proseguono senza sosta gli sbarchi nelle coste italiane, dalla Sicilia alla Puglia. A Porto Empedocle il pattugliatore d'altura della Guardia Costiera "Peluso" ha sbarcato 381 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. Dall'inizio dell'anno, esclusi gli arrivi di oggi, sono 3.225 i profughi arrivati a Porto Empedocle in occasione di 12 operazioni che hanno interessato 13 unità navali, cui si aggiungono 7.192 migranti (oltre a 31 cadaveri) trasferiti con il traghetto di linea da Lampedusa e 24 extracomunitari intercettati in mare o rintracciati a terra, per un totale di 10.441 migranti giunti a Porto Empedocle nel 2015. sono 496 i migranti sbarcati, dopo tre diversi approdi, a Lampedusa (Ag), tutti condotti nel centro d'accoglienza di contrada Imbriacola dove si trovano, al momento, 951 persone. Nel Salento un gruppo di 34 migranti di nazionalità afgana e siriana è stato rintracciato dagli agenti del commissariato di Otranto la scorsa notte mentre risaliva a piedi la litoranea che collega Porto Badisco con Otranto. Tra loro 4 donne, una in gravidanza e 6 minori. Tutti sono stati trovati in buone condizioni di salute e portati nel centro di accoglienza Don Tonino Bello per le procedure di identificazione. Secondo gli investigatori lo sbarco sarebbe avvenuto a sud di Otranto, nei pressi della località "Le Orte". Le ricerche in mare del natante usato hanno dato esito negativo.
    E con gli sbarchi, si intensificano gli arresti di presunti scafisti. A Pozzallo, la polizia ha fermato 4 africani accusati di essere stati alla guida di altrettanti gommoni carichi di migranti soccorsi nel Canale di Sicilia e portati ieri a Pozzallo, dove sono sbarcate in totale 446 persone. I fermati sono i ghanesi Rashid Abdul, 22 anni, e Dennis Osei Tutu, 34 anni, il senegalese Sidi Djuf, 35 anni e il gambiano Iebrim Jammeh, 22 anni. Si tratterebbe di navigatori improvvisati e addestrati pochi giorni prima nei porti libici ma senza alcuna esperienza di mare. Avrebbero ammesso di essersi resi disponibili a condurre i gommoni per non pagare la traversata.
    Tre maghrebini sono stati fermati invece a Reggio Calabria perché ritenuti gli scafisti dell'imbarcazione sulla quale hanno compiuto il viaggio per arrivare in Italia 326 dei 371 immigrati giunti lunedì scorso nel porto calabro con la nave della Guardia Civil spagnola "Rio Segura", che li aveva soccorsi nel Canale di Sicilia. Il provvedimento riguarda Dhaou Gammoudi, tunisino di 22 anni, Ahmad Araini e Mohamed Biga, di 25 e 26 anni, entrambi libici. A Sassari si è conclusa la protesta dei migranti asserragliati da due giorni sui pullman che li avevano trasferiti da Alghero e che si si rifiutavano di prendere posto nell'agriturismo individuato dalla Prefettura. Dei 116 richiedenti asilo politico i 40 che avevano trascorso la seconda notte in pullman sono andati via e per loro si sta cercando una nuova sistemazione. Nel frattempo rivolta anche a Valledoria, nel nord della Sardegna: 88 profughi protestano per il poco cibo e di scarsa qualità e perché il buono pasto loro assegnato può essere utilizzato in un solo esercizio commerciale. Alcuni abitanti di Valledoria hanno donato cibo e bevande ai migranti.

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