Politica

Corsa a ostacoli alle Camere, da Unioni civili a riforma Senato, i nodi

Diversi i provvedimenti in cantiere ma alcuni slitteranno all'autunno

L'Aula del Senato in una foto d'archivio

Redazione Ansa

Corsa a ostacoli alle Camere che hanno in agenda una serie di provvedimenti che rischiano di slittare a dopo la pausa estiva se non verranno approvati prima dell'8 agosto quando, presumibilmente i presidenti manderanno in ferie i parlamentari. Si va dalla Rai alla p.a. ma la partita più complessa sembra quella della riforma del Senato. Ecco il punto sui provvedimenti caldi:

RIFORMA RAI - Il testo, approdato in Aula il 16 luglio, prevede, tra l'altro, un nuovo meccanismo di nomina del consiglio di amministrazione dell'azienda pubblica è in commissione Lavori Pubblici al Senato. In caso il provvedimento non proceda il premier ha avvertito che procederà in base alla legge Gasparri.

RIFORMA DEL SENATO - La riforma del bicameralismo perfetto, dopo l'approvazione alla Camera con l'Aventino delle opposizioni è approdata al Senato ed è stata assegnata alla commissione Affari Costituzionali il 13 marzo scorso. Va approvata possibilmente entro il luglio 2016 quando entra in vigore l'Italicum che prevede la legge elettorale solo per Montecitorio che resta la sola Camera elettiva. La minoranza Pd, ma anche alcuni partiti dell'opposizione chiedono che anche Palazzo Madama sia elettivo. Al Senato i numeri sono risicati per la maggioranza.

RIFORMA P.A.  - In discussione in Aula alla Camera. Ha subito molte modifiche durante l'esame e dovrà poi passare all'esame di Palazzo Madama. E' dunque scontato il via libera in autunno.

PRESCRIZIONE - La riforma è in discussione in commissione Giustizia al Senato, dopo l'ok della Camera. Sul provvedimento, direttamente collegato all'anti-corruzione, pesano i dubbi di Ncd. 

UNIONI CIVILI - Il testo che dovrebbe regolamentare le unioni tra coppie dello stesso sesso, ma anche le convivenze, è in discussione in commissione Giustizia a Palazzo Madama. Sul provvedimento pesano migliaia emendamenti. Il premier Matteo Renzi ha pronosticato che possa avere un primo ok tra luglio e settembre. Il pd è in pressing per incardinarlo in Aula prima della pausa estiva.

REATO DI TORTURA - Dopo il via libera alla Camera anche a seguito della sentenza della Corte di Strasburgo sulla scuola Diaz, il testo è stato incardinato in commissione Giustizia al Senato ma non è ancora iniziato l'esame.

NUOVA CLASS ACTION - Il provvedimento, che prevede l'estensione della class action dal codice dei consumatori al codice di procedura civile, nato in quota opposizione, a prima firma del deputato Cinquestelle Alfonso Bonafede, è stato poi sottoscritto dal Pd, deve ancora iniziare l'iter in commissione Giustizia al Senato, sul provvedimento pesa la forte contrarietà degli industriali.

CONFLITTO DI INTERESSI - Il provvedimento, da un anno nell'agenda della commissione Affari Costituzionali, dovrebbe essere riformulato e un comitato ristretto è al lavoro per formulare un testo base.

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