Politica

Scuola: Renzi, ascoltare è ascoltare non assecondare

Il premier interviene su twitter. "Si vota nel 2018". "Chi è assunto non sarà licenziato dopo 3 anni"

Matteo Renzi in un frame del video sulla buona scuola dei giorni scorsi

Redazione Ansa

Ascolto, dibattito  nel merito ma, poi, le scelte le fa il governo. Il premier Matteo Renzi in un nuovo botta e risposta su Twitter con i professori sulla riforma della scuola, ribadisce la linea:"Ascoltare significa ascoltare, non assecondare per forza", è il concetto. Intanto i Cobas sfidano il garante degli scioperi che ha detto che uno stop sarebbe "illegittimo" e indicono due giorni di blocco degli scrutini.

Renzi interviene su più fronti e ribadisce la sua determinazione a portare a termine la legislatura: si vota nel 2018.. In molti chiedono chiarimenti e c'è chi sostiene che per ascoltare gli insegnanti si doveva cominciare prima. E sul punto Renzi risponde a più di uno: "Lei sa che abbiamo fatto una consultazione pubblica da settembre 2014". A chi rivolge critiche, il premier chiede di stare al merito. E a chi sostiene che abbia aperto al confronto per timore delle Regionali, Renzi ribatte: "Vedo che lei si preoccupa per le elezioni perché è un attivista dell'M5S. Io stavo parlando di scuola". 

Ascoltare è ascoltare, non vuol dire assecondare - "Ascoltare significa ascoltare, non assecondare per forza. Non è che o facciamo ciò che dice lei o non siamo democratici...". Così Matteo Renzi su twitter risponde ad un follower che gli dice di "ripassare il concetto di democrazia perché parlate tanto e non ascoltate nulla". 

Chi è assunto non sarà licenziato dopo 3 anni - "Ovviamo no. Certo che chi è stato assunto non è licenziato dopo tre anni. E' una delle tante leggende metropolitane". Così Matteo Renzi su Twitter torna a smentire, come già fatto nel video sulla riforma della scuola, uno dei punti del provvedimento.

Le elezioni saranno nel 2018 - "Le elezioni politiche saranno nel 2018. Quelle europee nel 2019. La scuola c'è sempre". Così Matteo Renzi risponde su twitter a chi gli chiede se si preoccupa dei professori o delle elezioni. 


   

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