Politica

Regionali: Salvini, non in programma incontro con Cav

Aperti al dialogo ma in Veneto non abbiamo bisogno di nessuno

Matteo Salvini

Redazione Ansa

"Non c'è nessun incontro in programma con Berlusconi": lo afferma Matteo Salvini, leader della Lega. "Pur lasciando le porte aperte al dialogo", Salvini sottolinea in una nota che "a proposito di indiscrezioni, se volessi dar retta agli ottimi sondaggi (in Veneto Zaia è avanti di oltre 10 punti) non abbiamo bisogno di niente e di nessuno".

"Non voglio male a Berlusconi, gli voglio bene". Matteo Salvini lascia le porte aperte alle alleanze, e a chi gli chiede se il ritorno di Sarkozy possa essere un allegoria di quello di Berlusconi, il leader della Lega risponde così: "Io glie lo auguro. Poi se staremo con lui o senza di lui questo dipende soprattutto da loro. Quel che è certo è che noi abbiamo posizioni chiare soprattutto sulle tematiche europee. Sulle regionali le nostre porte sono aperte a tutti, pero' non vogliamo costringere nessuno. In vista delle alleanze noi siamo aperti a tutti. In veneto siamo sicuri di continuare buon lavoro di questi cinque anni, speriamo che Forza Italia ci sia. Non chiudiamo le porte in faccia a nessuno tranne a chi sta governando con Renzi, e sta depredando il Veneto. Sorrido quando sento la Signora Moretti quando parla di Veneto autonomo, a statuto speciale quando hanno bocciato la proposta della Lega soltanto il mese scorso. Al voto veneti sceglieranno in totale libertà".

Quando l'incontro con Berlusconi? "Entro la settimana perché ci sono parecchie verifiche da fare soprattutto sui lavori parlamentari: sull'immigrazione, sulle tasse, sulle pensioni, sull'Imu e sulle Regioni perché non mi accontento di vincere in Veneto ma voglio dar fastidio a Renzi nelle regioni rosse di casa sua". Così Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, ai microfoni del Gr1 Rai.

All'osservazione che Fi punta a un accordo generale, mentre la Lega in Toscana si sta accordando con Fdi, Salvini replica: "Noi siamo aperti a tutti dialoghiamo con tutti. Non escludiamo nessuno tranne chi è al governo con Renzi come Alfano. E quindi le nostre porte non sono aperte ma spalancate".

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