Politica

Primarie Campania: dopo 4 rinvii, è sfida al veleno

In corsa Cozzolino, De Luca e Di Lello. Si vota in 606 seggi

Redazione Ansa

Quattro rinvii, infinite polemiche, e il sospetto di irregolarità che fanno rivivere l'incubo del 2011: con queste premesse si svolgono oggi le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato che con ogni probabilità contenderà al governatore uscente Stefano Caldoro la Presidenza della Regione Campania.
    Sarà una sfida a tre tra l'europarlamentare Andrea Cozzolino (Pd), il sindaco decaduto di Salerno Vincenzo De Luca (anche lui del Pd) e il socialista Marco Di Lello. Questo perche', a poche ore dalla consultazione, il renziano Gennaro Migliore (Pd) e il candidato dell'Idv Nello Di Nardo si sono ritirati denunciando l'impraticabilità del campo, reso viscido dalle denunce su presunte 'alleanze pericolose' con esponenti della destra ed ex 'Cosentiniani' cui avrebbero fatto ricorso De Luca e Cozzolino, i due grandi favoriti della competizione. Anomalie favorite da una consultazione senza regole dove, in assenza di un'anagrafe degli elettori, chiunque puo' votare e "drogare" il responso delle urne. Motivo per cui anche oggi il vicesegretario nazionale del Pd, Debora Serracchiani, ha invocato la necessità di aumentare i controlli ''come stiamo cercando di fare in Campania''.
    Da ieri si sprecano gli appelli dei vertici del partito, da Lorenzo Guerini al segretario regionale Assunta Tartaglione, perche' tutto si svolga nel modo piu' trasparente possibile dopo che nel 2011 desto' scalpore la presenza di cittadini cinesi e cingalesi in fila a Napoli per scegliere il candidato sindaco. E da Roma è giunto in veste di osservatore Riccardo Tramontano, cui toccherà vigilare sulla regolarità del voto ai seggi. Uno solo e non i caschi blu dell'Onu - ironizzano al partito campano - perche' la situazione è meno grave di come la dipingono alcuni nostri autorevoli esponenti che alimentano la strategia della tensione per beghe interne.
    Sarà, ma il clima che si respira è quello del tutti contro tutti, non proprio il massimo per un voto che deve incoronare quello che poi sarà il candidato dell'intero centrosinistra.
    ''Uno scontro anomalo'' lo ha definito oggi Gianni Cuperlo.
    I tre candidati hanno fatto campagna elettorale fino all'ultimo minuto. A Pozzuoli in mattinata e poi a Battipaglia (Salerno) Andrea Cozzolino (''L'Italia ci guarda, dobbiamo dare prova di responsabilità, coesione, partecipazione democratica e popolare''); a Napoli Marco Di Lello che nel corso di un flash mob ha consegnato a Palazzo Santa Lucia, sede della Giunta Regionale, un simbolico avviso di sfratto per morosità al governatore uscente Caldoro; nella "sua" Salerno Vincenzo De Luca che si è appellato alla città per quella che ha definito la ''battaglia delle primarie'' dicendosi espressione del territorio piu' che del partito.
    Qualche numero: si vota dalle 8 alle 21. Hanno diritto al voto tutti i cittadini maggiorenni in possesso di certificato elettorale, gli extracomunitari e i giovani tra i 16 e i 18 anni che si sono prenotati. I non iscritti ai partiti del centrosinistra saranno tenuti al versamento di 2 euro. Sono 3600 i volontari messi in campo dall'organizzazione, 606 i seggi di cui circa 200 solo tra Napoli e provincia.
    Centomila gli elettori attesi, ma si tratta di una stima prudenziale perche' dopo quattro rinvii, e un partito, il Pd, dilaniato dalle polemiche, nessuno è disposto a giurare sulla corsa alle urne. (ANSA).
   

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