Politica

Riforme, domani Fi, Sel e M5s da Mattarella dopo lo strappo con Renzi

Sel: "gli diremo che non si può procedere di violenza in violenza"

Mattarella il giorno del giuramento alla Camera

Redazione Ansa

Opposizioni domani al Quirinale dopo lo strappo sulle riforme costituzionali. Il presidente della Repubblica, in mattinata, vedrà le delegazioni di Sel, M5s e Forza Italia che hanno chiesto al capo dello Stato di essere ricevute dopo averscelto l'Aventino sulle riforme.

Sel, gli diremo che non si può andare avanti di violenza in violenza - "Al presidente Mattarella diremo del nostro disagio, della sofferenza che proviamo nel vedere il Parlamento umiliato e degradata la funzione legislativa". Così il leader di Sel, Nichi Vendola, anticipa cosa dirà domani al capo dello Stato, Sergio Mattarella. "Gli diremo sulla difficoltà di partecipare ad un evento che dovrebbe essere coinvolgente come la riforma della Costituzione - aggiunge - e che di violenza in violenza si rischia di andare nella direzione sbagliata".

M5s, gli chiederemo il reddito di cittadinanza - "Il nostro auspicio è che il nuovo presidente della Repubblica Mattarella, tenendo fede agli impegni che ha assunto col popolo italiano nel discorso di insediamento, rinvii alle Camere qualche decreto legge, magari perché non è effettivamente urgente". Così Nicola Morra, senatore M5S, ospite ad Agora' (Rai3). "Quando lo incontreremo, la prima cosa che chiederemo è il reddito di cittadinanza - ha aggiunto - perché da due anni la situazione economica peggiora ogni giorno e noi siamo stanchi di vedere la povertà di tantissimi italiani".

Delegazione Fi senza Cav - Dopo Sel e Movimento Cinque Stelle, anche Forza Italia si recherà domani mattina al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. All'incontro, chiesto dopo la decisione delle opposizioni di uscire dall'Aula non partecipando al voto sugli emendamenti, si recherà il capogruppo di FI alla Camera, Renato Brunetta.

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