Politica

Berlusconi, sciogliere Fi? Assurdo, lavoro per vincere

'Politica economica Renzi "revival" Fi. E' solo condita con più populismo e presentata con abilità'

Silvio Berlusconi

Redazione Ansa

"Una assurdità. Davvero una stupidaggine. Forza Italia è il partito della libertà e rappresenta molti milioni di italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi. Io sono al lavoro tutto il giorno e tutti i giorni perché voglio che Forza Italia, rinnovata e rafforzata, torni a vincere". Lo afferma Berlusconi al Tg5.

"Il nostro obiettivo - prosegue l'ex capo del governo nel corso dell'intervista al Tg5 - è quello di piantare una bandiera di Forza Italia in ogni comune, anche nel più piccolo, per consentire a tutti di aderire facilmente al nostro movimento e partecipare a tutte le attività sociali che svolgiamo sul territorio. Oggi Forza Italia è all'opposizione del governo Renzi, di cui non condividiamo né le politiche economiche, né le scelte di politica estera. Ed io - aggiunge ancora - sebbene sia stato privato dei miei diritti politici e, in parte anche della mia libertà nel modo estraneo alla democrazia che tutti conoscono, lavoro per convincere gli elettori moderati, quei 24 milioni di elettori che non hanno votato alle recenti elezioni europee perché amareggiati, delusi, disgustati dalla politica e dai politici, ad uscire dalla delusione, dalla rassegnazione e a tornare la prossima volta a votare per confermare di essere la maggioranza nel Paese e vincere di nuovo le elezioni con noi, con Forza Italia".

"E' un "revival" delle nostre ricette, condito da un po' di populismo e presentato con grande abilità. Ricordo che gli unici Governi che hanno davvero abbassato le tasse sono stati i nostri", ha detto Berlusconi al Tg5 parlando della politica economica del governo. "Vedete - prosegue Berlusconi al Tg5 - il premier sostiene di aver abbassato le tasse e di essere il primo ad averlo fatto. Ricordo che gli unici Governi che hanno davvero abbassato le tasse sono stati i nostri. Abbiamo cancellato l'imposta di successione, quella sulle donazioni, la tassa sulla casa, abbiamo introdotto la "no tax area" per le famiglie meno agiate, abbiamo ridotto gli scaglioni dell'imposta sulle persone fisiche, l'Irpef e altre imposte ancora".

"Ci confrontiamo con Renzi nella ricerca di una legge elettorale che favorisca la governabilità del Paese, e che, naturalmente, vada bene a tutte e due le parti in causa": così Berlusconi parlando di legge elettorale. "Comunque - prosegue Berlusconi - siamo convinti che col confronto si possa trovare una soluzione equilibrata che guardi all'interesse del Paese e non a quello dei singoli partiti".

"La stessa di Renzi ma nel centrodestra". Risponde così Silvio Berlusconi a chi gli chiede, al Tg5, quale strategia intenda contrapporre a Renzi che nella direzione Pd ha parlato di partito unico. "Noi italiani - prosegue - dal 1948 ad oggi purtroppo non abbiamo mai imparato a votare e ultimamente, anche a causa della par condicio che assegna al più piccolo partito che si presenta per la prima volta lo stesso spazio televisivo e radiofonico che assegna ai partiti più grandi, favorendo così il frazionamento del voto, per ottenere una maggioranza in Parlamento siamo costretti a mettere insieme una coalizione di molti partiti. E' stato così nella prima Repubblica, è così ancora adesso".

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