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Ripreso esame riforme al Senato.Renzi:'Vogliono bloccarle'.Napolitano:'No autoritarismi'

Oggi si proseguirà con l'illustrazione dei circa 2.900 emendamenti ai primi articoli

Redazione Ansa

E' ricominciata nell'aula del Senato l'esame dei 7.850 emendamenti al ddl del governo sulle riforme. Oggi si proseguirà con l'illustrazione dei circa 2.900 emendamenti ai primi articoli. 

Renzi: c'è chi tenta di bloccarle ma le faremo - "Le immagini di qualcuno che vuole bloccare, fermare, ostruire il cammino delle riforme sono le immagini di chi pensa che si possa continuare così com'è. Per cambiare l'Italia bisogna fare le riforme e le faremo. Il governo è impegnato a testa alta e viso aperto per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati". Così Matteo Renzi.

Boschi a M5S, svolta autoritaria è una bugia
"Sottoponiamo al voto dell'Aula un testo che non è non la rappresentazione 'macchiettistica' fatta in alcuni interventi. Vogliamo una discussione nel merito e non sulla simpatia o antipatia di chi lo ha proposto. Non abbiamo paura di idee altrui. Diceva Pratolini: 'Non ha paura della idee chi ne ha' ", ha detto ancora il ministro. "Le riforme costituzionali sono la madre di tutte le battaglie" del governo Renzi, ha aggiunto Maria Elena Boschi. "E' stato un privilegio partecipare alla discussione generale" sulle riforme.

Napolitano: 'No autoritarismi'
Sulle riforme "non si miri a un nuovo nulla di fatto", ha detto Napolitano alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale. "La riforma dell'assetto parlamentare non è meno importante delle riforme del mercato del lavoro e della spesa pubblica", ha aggiunto. "Il bicameralismo paritario va superato, è una anomalia tutta italiana", ha detto. "Non si agitino spettri di insidie e macchinazione di autoritarismo" sulla riforma del Senato, ha aggiunto il Presidente della Repubblica.

Da lunedì sedute notturne in Senato
Da lunedì 28 luglio l'aula del Senato esaminerà le riforme costituzionali con sedute dalle 9 di mattina a Mezzanotte, secondo quantoa deciso la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.

"Non sono mancate polemiche e in alcuni casi anche contestazioni ma è il bello del dibattito e della democrazia. Lo dico perché ne sono convinta e ne è convinto il governo che ha sempre rivendicato l'ascolto di tutti, il dialogo e il confronto. L'abbiamo fatto, lo dico senza tema di smentita, anche sulle riforme costituzionali". Rispetto alle precedenti riforme costituzionali "questo testo uscito dalla commissione è ampiamente condiviso. Lo sostiene una maggioranza che va oltre la maggioranza che sostiene il governo; e non è scontato". "Ci potrà essere un tentativo di rallentare questo cambiamento, un ostruzionismo che ci può portare a lavorare una settimana di più e sacrificare un po' di ferie ma manterremo la promessa di cambiare perché questa urgenza deriva da noi", ha spiegato ancora il ministro in Aula. "Ho sentito alcuni parlare di svolta autoritaria. Questa è una allucinazione - ha detto Boschi - e come tutte le allucinazioni non può essere smentita con la forza della ragione. Non c'è niente di autoritario. Parlare di svolta illiberale è una bugia e le bugie in politica non servono".

Maria Elena Boschi in Aula al Senato è stata contestata con alcuni boati da parte dei senatori M5s. Applausi ironici e grida in coro dei pentastellati per superare la voce del ministro per le Riforme che tentava di chiudere il suo intervento alla fine della discussione sul ddl di riforme. I cinque stelle sono 'saltati' quando Boschi ha usato il termine ''allucinazione''. Il presidente Piero Grasso è stato costretto ad intervenire un paio di volte per placare gli animi.

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