Politica

Europee: Mentana, tg non è farmacia, Agcom sbaglia

Il direttore del Tg di La7, l'auorità sbaglia. Arriva nuovo esposto M5s contro 'Tele-Renzie'

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (d) ospite in collegamento a 'Bersaglio Mobile' su La 7 condotto da Enrico Mentana

Redazione Ansa

"Per la stupidità della legge e per insipienza dell'Agcom è stata inserita nel computo del tg la conferenza stampa di Renzi e non l'analogo tempo dato a Di Maio e Romani in serata con un ascolto superiore. E' insensato, il tg non è una farmacia". Così Enrico Mentana commenta con l'ANSA l'ordine di riequilibrio rivoltogli dall'Agcom per l'eccessivi tempi di parola fruiti dal premier. Dall'Autority richiami a riservare maggior spazio al M5S anche per Studio aperto, Rai News, Sky Tg24 e Cielo.

Nuovo esposto M5s ad Agcom, stop TeleRenzie - Sulla scia del richiamo dell'Agcom arriva anche un nuovo esposto del Movimento Cinque Stelle contro 'Tele-Renzie'. "Chiediamo che tutti rispettino le regole. Non è possibile che certi notiziari si trasformino in 'TeleRenzie', ancor di meno durante una campagna elettorale in cui vige la legge della par condicio". Lo afferma in una nota il gruppo parlamentare del MoVimento dopo aver presentato il secondo esposto delle ultime settimane all'Autorità garante nelle comunicazioni. "Alcuni dati sono preoccupanti" afferma il capogruppo Giuseppe Brescia che cita in particolare quelli delle edizioni di Studio Aperto, TgLa7 e SkyTg24 "dove spadroneggiano il Partito democratico ed il suo segretario". Secondo i dati diffusi dall'Agcom nel periodo fra il 5 e il 18 aprile nelle edizioni di Studio Aperto il Pd ha goduto del 36,3% di spazio, Forza Italia del 25% e il MoVimento 5 Stelle dell'8,6%. A SkyTg24 il Pd e Renzi hanno messo assieme il 37,1% (16,1% e 21%), Forza Italia il 16,8% e il M5S il 7,2%. Al Tg La7 il presidente del Consiglio ha il 60%, il Pd l'11,4% e il M5S il 7,2%. "Apprendiamo con soddisfazione il fatto che l'Agcom sia già intervenuta affermando di fatto le ragioni dell'esposto del MoVimento 5 Stelle. Ad esigere rispetto sono tutti coloro i quali guardano la televisione: il pluralismo - afferma il M5s - è un principio di garanzia non tanto per le forze politiche ma per i cittadini".
   

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