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Lavoro: Brunetta, Fi vota dl senza modifiche, Pd che fa?

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati su Twitter

Brunetta

Redazione Ansa

"Forza Italia voterà il decreto Poletti, così com'è, perché è di fatto il decreto Berlusconi sul lavoro. Che farà un Pd già in frantumi?". Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. 

Pronta la risposta del Pd, con il capogruppo Roberto Speranza che fa sapere le intenzioni dei dem: "Pd migliorerà il decreto lavoro - twitta Speranza - Brunetta spieghi cosa ha fatto e cosa NON ha fatto negli anni del governo Berlusconi. Ora tocca a noi".

Il provvedimento ha iniziato ieri il suo iter alla Camera: la prossima settimana sarà la volta di un corposo pacchetto di audizione (i soggetti sono in tutto un'ottantina, comprese le parti sociali) che si chiuderà con la presentazione venerdì degli emendamenti. Entro il 14 aprile poi il testo è atteso in Aula a Montecitorio per il primo via libera.

E le richieste di modifica, avanzate da molti gruppi parlamentari, Pd in testa (e in particolare la minoranza), si concentrano su contratti a termine e apprendistato. - Contratti a termine senza causale solo "sotto i due anni" e le proroghe da otto passino a "tre": sono queste le correzioni al decreto legge lavoro proposte da Stefano Fassina, durante la Telefonata di Belpietro, che evidenzia anche la necessità di modificare il capitolo apprendistato. "Continuare ad allargare l'area di precarietà - osserva - nell'illusione che questo porti a più posti di lavoro è sbagliato".

Scelta Civica, dl Poletti non si tocca - Scelta Civica difende il decreto Poletti: "Ancora una volta - dice Lanfranco Librandi - la sinistra del Pd si oppone al cambiamento, difendendo sempre quelle stesse posizioni ideologiche che sono alla base di un tasso disoccupazione, specialmente tra i giovani, ormai ben al di sopra del livello di guardia. Scelta Civica ha da subito guardato con favore il decreto Poletti, che può comunque essere migliorato in parlamento ad esempio per quanto riguarda le partite Iva. Un decreto che però nel suo impianto non deve essere assolutamente toccato". "Mi sento di dire che con questo decreto siamo finalmente sulla buona strada: spero vivamente che Renzi non ceda alle richieste del portavoce della Cgil Stefano Fassina, nè a quelle di chi, nel suo partito, crede ancora di vivere negli anni '70".

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