Professioni

Malati di Sla,ok da ministero della Giustizia a studio dei notai

Sull'esercizio del diritto alla comunicazione "non verbale"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 APR - "Il ministero della Giustizia ha confermato le conclusioni del Consiglio nazionale del Notariato in merito all'interpretazione evolutiva della legge notarile, finalizzata al pieno esercizio del diritto alla comunicazione "non verbale", presentata con uno studio a cura della Commissione studi pubblicistici, che ha riconosciuto possibile l'espressione diretta - vale a dire senza l'ausilio di un interprete - della volontà negoziale del malato di sla attraverso l'utilizzo di sistemi di comunicazione alternativi, quali ad esempio il "comunicatore a puntamento oculare", che sfrutta l'unico movimento ancora controllabile dai pazienti, quello degli occhi, ottenendo così la possibilità di esprimersi in autonomia".
    Lo si legge in una nota degli stesso professionisti, secondo cui "l'espressione verbale realizzata mediante "gesti o movimenti del corpo esteriormente percepibili" da parte del soggetto - con l'utilizzo di strumenti tecnologici, che risulti controllabile sia dal soggetto che l'ha emessa (e confermabile dallo stesso), quanto dal notaio e da altri soggetti deputati a tale controllo - è equiparabile a quella di un soggetto che può esprimersi con la propria voce. Nella stipula di atti notarili, quindi - si spiega - il malato, attraverso l'utilizzo del puntatore oculare e senza intermediari, potrà comunicare direttamente la sua volontà al notaio, che sarà in grado di riceverla validamente ed adeguarla al modello giuridico corrispondente".
    "Il ministero, va avanti la nota - conclude il suo parere offrendo anche al Consiglio nazionale la più ampia disponibilità per compiere un percorso condiviso che porti eventualmente all'elaborazione di una proposta normativa che vada nella direzione già percorsa dallo studio". (ANSA).
   

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