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Trump allo Stato dell'Unione, 'America forte e sicura'

Lancia messaggio unità. Via bando migranti ma più controlli

Swearing-in ceremony of Alex Azar

Redazione Ansa

Donald Trump si presenta al suo primo discorso sullo Stato dell'Unione da presidente rilanciando il messaggio di "un'America sicura, forte e orgogliosa". E lo fa poche ore dopo che la sua amministrazione ha sì cancellato quel controverso e contestato bando sui rifugiati immigrati da 11 paesi 'a rischio' ma ha ribadito una stretta sui controlli: "ulteriori misure di sicurezza" per la valutazione dei richiedenti. Non solo. Prima di prendere la parola al Congresso lancia un ulteriore messaggio agli americani: "Voglio vedere il nostro Paese unificato", fa sapere lasciando intendere che questo è e deve essere l'obiettivo della sua presidenza. Con un occhio, forse, al prossimo appuntamento delle elezioni di midterm del prossimo novembre il presidente, in un incontro con conduttori delle tv Usa, parla di volontà di "tornare" all'unita', superando divisioni profonde createsi fra repubblicani e democratici, non solo all'epoca Obama, ma anche all'era Bush. E l'appuntamento al Congresso lo ha voluto annunciare con un promesso tono bipartisan. Ma con accento marcato sui successi del suo primo anno alla Casa Bianca, in cui l'economia assume ruolo centrale come le sfide per un commercio 'giusto'. Un passaggio non facile, quello del discorso sullo Stato Unione, che cade mentre restano le tensioni e le divisioni che hanno segnato questo primo anno di presidenza Il Congresso ribolle in queste ore sull'ipotesi della diffusione di un memo, classificato e potenzialmente esplosivo, sul Russiagate, spina nel fianco per il presidente Trump. Il documento, in mano alla commissione Intelligence della Camera, per alcuni repubblicani mostrerebbe un uso improprio da parte dell'Fbi e del dipartimento di Stato della loro facolta' di 'sorveglianza' nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto Russiagate. Democratici lo hanno gia' additato come il tentativo di 'distrarre' offrendo elementi fuori contesto elaborati da uno sparuto gruppo di repubblicani. La Camera ha votato per la sua diffusione, non e' pero' chiaro se e quando il memo verra' reso pubblico. Non prima -dice la Casa Bianca- che venga condotta un'accurata verifica legale e di garanzia per la sicurezza nazionale, soltanto allora il presidente Trump decidera'.

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