Oceania

Nuova Caledonia: terzo referendum su indipendenza da Francia

Domani il voto nell'arcipelago del Pacifico, in un clima teso

Redazione Ansa

L'arcipelago del Pacifico della Nuova Caledonia, territorio d'oltremare francese, domani va alle urne per votare per la terza volta un referendum sull'indipendenza da Parigi, in un clima teso, esacerbato dal Covid-19 e dalle molte richieste di rinviare il voto.
    Alla Nuova Caledonia, che si trova a circa 2.000 km a est dell'Australia, in un accordo politico risalente al 1988 è stato concesso di tenere tre referendum sull'indipendenza. I primi due, risalenti al 2018 e al 2020, sono entrambi stati respinti a maggioranza dai circa 185.000 elettori. Quello di domani propone per la terza e ultima volta il quesito: "Vuoi che la Nuova caledonia ottenga piena sovranità e diventi indipendente?".
    Negli ultimi anni i rapporti fra Parigi e alcuni suoi territori d'oltremare si sono fatti tesi. La Francia considera le varie isole del Pacifico strategiche per mantenere una presenza in quella parte del mondo. Il presidente Emmanuel Macron ha optato per la neutralità e ha tenuto le istituzioni francesi fuori dalla campagna elettorale, limitandosi all'impegno di garantire uno svolgimento corretto e ordinato del voto. "Il giorno dopo (il voto), qualunque sia il risultato, ci sarà una vita condivisa" fra la Nuova Caledonia e la Francia, ha dichiarato Macron.
    Ma dietro al referendum ci sono anche le mire della Cina, interessate alle riserve di nichel dell'arcipelago e che già ha le mani in pasta in altri territori a est dell'Australia, come le isole Figi, le Salomone, Vanuatu e la Papua Nuova Guinea, in quella che gli analisti chiamano la "collana di perle cinese" nel Pacifico. Le urne si aprono domani alle 8.00 locali (le 18.00 italiane) per chiudersi alle 17.00 locali (le 03.00 di lunedì in Italia). I risultati sono attesi qualche ora dopo.
   

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