Oceania

Test nucleari Polinesia: Francia 'non ha paura della verità'

Parigi vuole riconoscere responsabilità. A luglio viaggio Macron

Un test nucleare francese del 1995 sotto all'atollo di Fangataufa, Polinesia francese

Redazione Ansa

PARIGI - La Francia intende riconoscere le propria responsabilità circa l'impatto dei test nucleari in Polinesia francese, nel sud del Pacifico, indennizzando meglio le vittime: è quanto dichiarato dal ministro responsabile per i Territori d'Oltremare, Sébastien Lecornu, in visita a Papeete, in attesa dell'arrivo del presidente Emmanuel Macron a inizio luglio. Tra il 1966 e il 1996, la Francia realizzò tra le polemiche 193 test nucleari a Moruroa e Fangataufa, due atolli dell'arcipelago di Tuamotu, con tutto ciò che questo ha comportato in termini di conseguenze sanitarie e danni ambientali. "Non abbiamo paura della verità, al contrario, la vogliamo e soprattutto intendiamo riconoscerla", ha affermato il ministro, che sul posto ha incontrato il presidente polinesiano, Edouard Fritch nonché le associazioni antinucleari, prima della tavola rotonda che Macron presiederà a fine a giugno a Parigi e il viaggio del presidente in Polinesia a inizio luglio.
   

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