Nord America

Trump firma la legge antishutdown ma dichiara lo stato di emergenza

Pelosi: 'possibili ricorsi, vera emergenza sono armi da fuoco'

Redazione Ansa

Donald Trump non cede sul muro col Messico, una delle sue principali promesse elettorali che vuole mantenere in vista della sua rielezione nel 2020. Per questo, dopo aver firmato l'accordo bipartisan anti-shutdown che non finanzia quel muro, dichiarerà una emergenza nazionale che gli consentirà di reperire fondi bypassando il Congresso.
    Ad anticipare le mosse del presidente è stato Mitch McConnell, leader dei repubblicani al Senato, la prima delle due camere a votare oggi le misure concordate dai due partiti per evitare dalla mezzanotte di venerdì un nuovo blocco del governo, dopo quello record che per 35 giorni ha paralizzato il Paese e lasciato senza stipendio 800 mila dipendenti federali. Possibili ricorsi contro l'emergenza, commenta la speaker dem della Camera Nancy Pelosi. "Quella al confine col Messico è una sfida umanitaria, non una emergenza nazionale. Semmai lo è il problema delle armi da fuoco", ha detto, nel giorno in cui si ricorda la strage nel liceo di Parkland, in Florida.
   

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