Nord America

Ferguson, dipartimento Giustizia lancia causa civile

Sostenendo che 18 mesi dopo l'uccisione di Michael Brown da parte di un poliziotto, la Polizia cittadina e il sistema giudiziario locale continuano a violare i diritti civili di residenti afroamericani

Protesta contro la decisione del Gran Giuri' di non perseguire l'agente Darren Wilson, che uccise Michael Brown a Ferguson

Redazione Ansa

WASHINGTON - Il dipartimento di Giustizia americano ha intentato una causa civile contro la citta' di Ferguson, sostenendo che 18 mesi dopo l'uccisione di Michael Brown da parte di un poliziotto, la Polizia cittadina e il sistema giudiziario locale continuano a violare i diritti civili di residenti afroamericani.

"I residenti di Ferguson si sono viti per decenni privare dei loro diritti costituzionali, i diritti garantiti a tutti gli Americani", ha spiegato la responsabile del dipartimento di Giustizia, Loretta Lynch.
    "hanno aspettato decenni per ottenere giustizia. Non devono essere costretti ad attendere oltre", ha aggiunto.
    L'accusa e' che il dipartimento di Polizia e i tribunali municipali seguano "schemi e pratiche" incostituzionali nell'utilizzo della forza senza giustificazione legale e che tengano una "condotta discriminatoria a sfondo razziale" nell'esercizio delle loro funzioni. In particolare le autorita' federali ritengono che le violazioni dei diritti civili scaturiscano dalla mancanza di addestramento adeguato e di controlli sul personale delle forze dell'ordine. Dai documenti risulta inoltre che il dipartimento di Giustizia ritiene alla ci siano motivi di profitto economico per cui le autorita' locali non hanno mai cambiato le loro procedure per "tentare di ridurre o eliminare la cattiva condotta della Polizia"

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