Nord America

Alison Parker e Adam Ward uccisi in diretta

Urla, spari, la telecamera che cade, mentre il killer si filma

Alison Parker

Redazione Ansa

Morire in diretta tv durante un'intervista in strada. Sono le 9.30 del mattino. Una tv locale della Virginia manda in diretta un live da uno shopping center. La sequenza si apre con una panoramica su Bridgewater Plaza a Franklin County, nei pressi di Moneta. Sullo sfondo si vede un lago, probabilmente lo Smith Mountain Lake che domina la cittadina. La panoramica si chiude su una donna che viene intervistata. Sta parlando di turismo, è una responsabile dello sviluppo economico. Viene inquadrata anche la giornalista, Alison Parker, 24 anni. Si sente un colpo di arma da fuoco, la reporter urla, cerca di fuggire. Arrivano altri colpi in sequenza ravvicinata, otto in tutto. Alison continua a gridare, "o mio Dio", si sente distintamente. Anche l'operatore Adam Ward cerca di fuggire. Il 27enne viene colpito, la telecamera vacilla, poi cade.

Inquadra il pavimento, l'immagine è fissa. Si intravede un uomo in abito scuro, con una pistola in mano: insegue la giornalista, che ancora urla terrorizzata, e la uccide. La regia interrompe la diretta: torna in video la conduttrice della WDBJ-TV: è sotto shock, senza parole. Riprende fiato, "non siamo sicuri di cosa sia successo lì, vi informeremo quando capiremo di più".

L'aggiornamento è la notizia dell'uccisione dei due reporter. Passa meno di mezz'ora. Il killer viene identificato: è Vester Lee Flanagan II, conosciuto anche come Bryce Williams, ex conduttore della stessa emittente, "uno con cui era difficile lavorare". Con la polizia alle calcagna, che nel frattempo ha scatenato la caccia all'uomo in tutta l'area, pubblica su Twitter e Facebook un altro video diviso in due parti. Nella prima si avvicina alla troupe, cerca di mettere a fuoco l'immagine. Poi estrae la pistola, alle spalle dell'operatore e al lato della giornalista che ignari proseguono l'intervista. Parte il primo colpo, segnato da una fiammata dell'arma automatica. In sequenza gli altri, con la giovane giornalista già colpita che continua a urlare. Poi il silenzio.

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