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Giacomelli, 'definire una governance per lo sviluppo dell'IA'

'Può essere usata per migliorare la vita o sfruttata dai pirati'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 23 APR - "L'IA presenta grandi opportunità ma anche rischi potenziali, non è buona in sé e dipende dall'uso che se ne fa. A noi quindi sta definire i sistemi di governance per stabilire il sentiero entro il quale l'IA deve svilupparsi e il percorso da compiere". Lo ha sottolineato Michele Giacomelli, Inviato speciale per la cybersicurezza e Capo unità innovazione tecnologica, IA e sicurezza dello spazio cibernetico della Farnesina intervenendo alla terza giornata di Conferenza degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli 2024 in corso a Torino.
    Quella sull'IA "possiamo definirla come una rincorsa tra guardie e ladri: è uno strumento che può aumentare le capacità offensive" di chi minaccia la sicurezza "e può aumentare le capacità difensive. Bisogna vedere se questi algoritmi forniranno armi ai pirati e a quelli che vogliono compiere azioni malevoli", ha sottolineato Giacomelli che nel suo intervento ha portato l'esempio dell'uso dell'IA per "influenzare i processi di voto" in un anno elettorale come il 2024, mentre "la guerra in Ucraina o nel conflitto in Palestina sicuramente ci dicono molto su questa applicazione nel campo della difesa".
    In ogni caso, "c'è molta enfasi in questo momento, e giustamente, sull'IA 'for good': tutti quelli che sono i filoni di applicazione positiva che vanno dalla sanità alla previsione di catastrofi al controllo energetico. L'IA permette di fare meglio cose che facciamo e migliorare le nostre capacità, ma c'è anche un problema di equità e accesso: ci sono Paesi tecnologici e altri meno, esiste un 'divide' e la domanda è se l'Intelligenza artificiale sarà il motore della prosperità mondiale dei prossimi decenni". (ANSA).
   

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