(ANSA) - ROMA, 08 DIC - L'Ambasciata d'Italia in Lussemburgo
ha organizzato oggi un seminario sul tema "Italia-Lussemburgo,
una relazione forte proiettata nel futuro". Ospite d'onore, il
Primo Ministro del Granducato, Xavier Bettel. L'evento,
organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio
Italiana in Lussemburgo, ha visto la partecipazione di oltre 80
rappresentanti di aziende, istituti di credito, imprese italiane
operanti con successo nel Granducato, e si è sviluppato
attraverso un dibattito ampio e articolato sui principali temi
dell'attualità nelle reazioni bilaterali. Lo rende noto la
Farnesina.
Come ha ricordato l'Ambasciatore italiano Diego Brasioli, "il
Lussemburgo, al di là della sua dimensione demografica e
geografica, rappresenta un partner importante per l'Italia
soprattutto in alcuni settori chiave dello sviluppo economico,
con interessantissime prospettive di investimento per le nostre
imprese". Dal canto suo il premier Bettel ha sottolineato gli
intensi rapporti di collaborazione tra i due Paesi, aggiungendo
che "il Lussemburgo non avrebbe potuto conoscere uno sviluppo
così straordinario senza l'apporto della comunità italiana".
Egli ha, quindi, evocato la sua recente visita nell'ottobre
scorso nella Regione Emilia Romagna, dove, ospite del Presidente
Stefano Bonaccini, ha guidato una nutrita missione economica di
imprenditori lussemburghesi interessati ad investire non solo
nei settori tradizionali dell'agroalimentare, ma nel campo della
meccanica di precisione, del biomedicale, dei super computer e
nei settori ad alto valore tecnologico.
Il Presidente della Camera Italiana Fabio Morvilli ricorda
che il Lussemburgo è la Capitale, e lo Stato un punto di
riferimento, di una più ampia Regione Europea che si estende in
Germania, Belgio e Francia e che conta oltre 11 milioni di
abitanti e consumatori con uno dei più alti redditi europei,
evidente l'interesse per l'Italia a vari livelli e nelle due
direzioni." Di qui, la scelta di molte aziende italiane di
investire in Lussemburgo, anche trasferendovi il loro quartier
generale: è il caso della Ferrero, che impiega nel Granducato
oltre 1300 persone, in gran parte italiani. "Quel che si coglie
immediatamente nei contatti con gli amministratori pubblici e
gli imprenditori lussemburghesi - ha continuato l'ambasciatore
Brasioli - è che il Paese possiede una chiara visione strategica
dei settori dove investire nei prossimi anni: un esempio
calzante è quello delle nuove tecnologie e dell'industria dello
spazio".
Già dagli anni ottanta tramite la Ses (Società Europea dei
Satelliti) il Lussemburgo è il maggiore operatore satellitare
commerciale globale, con una flotta di oltre 70 satelliti che
offre servizi di affitto della propria infrastruttura
commercializzando la propria banda e che fornisce copertura in
tutto il mondo. L'Agenzia spaziale del Lussemburgo è stata la
prima di un Paese Ue a siglare nel 2019 un accordo con la Nasa
per la partecipazione al programma Artemis (di cui anche
l'Italia dal 2020 è parte) che riporterà nei prossimi anni
l'essere umano sulla Luna, ponendola all'avanguardia mondiale
per lo sfruttamento delle risorse minerarie sul nostro satellite
e, in prospettiva, su altri corpi celesti, come gli asteroidi o
Marte. Le concrete possibilità di investimento e cooperazione
economica pubblico-privato tra Italia e Lussemburgo non solo nel
settore spaziale, ma in generale nel campo delle nuove
tecnologie, meritano dunque grande attenzione. (ANSA).
Italia-Lussemburgo, 'straordinarie opportunità di investimento'
Seminario all'Ambasciata italiana con il premier Bettel