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Fisica: Città del Capo, presentata ricerca italo-sudafricana

Collaborazione con Catania sulle reazioni nucleari di 'Numen'

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL CAPO, 01 OTT - Il Consolato Italiano a Città del Capo organizza dal 2017 delle "Research Nights", serate scientifiche per promuovere e divulgare le attività dei ricercatori italiani in Sudafrica. Ieri si è svolta al Center for the Book di Cape Town una presentazione delle ricercatrici Manuela Cavallaro, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare-Laboratori Nazionali del Sud di Catania; e Luna Pellegri, che lavora presso il laboratorio iThemba Laboratory for Accelerator Based Sciences, della National Research Foundation del Sudafrica.
    La ricerca illustrata fa parte del progetto internazionale Numen (Nuclear Matrix Element for Neutrinoless double beta decay) che comprende circa 100 ricercatori di 12 paesi.
    Numen si basa sull'utilizzo di "reazioni nucleari, in particolare le reazioni di doppio scambio di carica, per trarre informazioni essenziali che entrano in gioco nel fenomeno di doppio decadimento beta senza neutrini dei nuclei atomici", ha ricordato Pellegri all'ANSA.
    Il progetto richiede una strumentazione di altissimo livello che si trova nei due laboratori di Catania e di Città del Capo.
    Da qui la collaborazione tra Italia e Sudafrica: i due laboratori sono tra i pochi istituti nel mondo dove è possibile condurre questo tipo di ricerca grazie alla presenza di specifici acceleratori di particelle e di due innovativi spettrometri magnetici.
    La collaborazione Italia-Sudafrica in Numen risale al 2018 e permette la mobilità di ricercatori e studenti tra i due paesi.
    Un team di ricercatori italiani si trova ora a lavorare a Città del Capo per installare il rivelatore di piano focale ideato e realizzato a Catania, essenziale nella prossima campagna sperimentale del progetto. (ANSA).
   

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