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In Brasile Cirielli inaugura il polo culturale ItalianoRio

Taglio del nastro nel 150mo dell'immigrazione italiana

Redazione Ansa

(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 21 FEB - Una vetrina per la cultura, l'arte e il design italiano nel cuore di Rio de Janeiro e un ponte per ampliare il dialogo e rendere più solidi i legami tra Italia e Brasile. Nasce con questi obiettivi il Polo Culturale ItalianoRio, inaugurato dal vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, nel giorno in cui si commemorano i 150 anni dall'inizio ufficiale dell'immigrazione italiana in Brasile.
    Questo Polo culturale "rappresenta un'ulteriore occasione di vicinanza ai tanti connazionali e ai tanti discendenti di italiani in Brasile", ha spiegato Cirielli in occasione del taglio del nastro, alla presenza tra gli altri del segretario generale della Farnesina, Riccardo Guariglia, dell'ambasciatore italiano in Brasile, Alessandro Cortese, del console generale di Rio, Massimiliano Iacchini.
    "Cultura e arte - ha continuato il viceministro - rappresentano l'elemento centrale della nostra identità. E promuovendo arte e cultura facciamo anche marketing, perché promuoviamo il modo di vivere degli italiani, le nostre qualità e made in Italy".
    Cirielli ha rimarcato l'importanza della data simbolica dell'Immigrazione italiana in Brasile ricordando "che la storia delle relazioni tra Italia e Brasile è antica, iniziata già prima dell'arrivo della nave Sofia a Vittoria nel 1874, quando oltre cento italiani giunsero al seguito della napoletana Teresa Cristina di Borbone, che sposò nel 1840 l'imperatore portoghese Pedro II".
    Il Polo nasce dalla sinergia tra il Consolato generale d'Italia a Rio, l'Istituto Italiano di Cultura e l'Istituto Europeo di Design (Ied). L'esposizione "Dell'Architettura - presenza italiana nel paesaggio carioca", la prima inaugurata nello spazio, mostra gli scatti del fotografo Aristides Correa Dutra che ritraggono gli edifici più belli di Rio realizzati da architetti italiani. "Sono orgoglioso di essere qua a inaugurare questo spazio nel giorno giusto, il 21 febbraio, data significativa per i 32 milioni di discendenti di italiani in Brasile", ha sottolineato l'ambasciatore Cortese. (ANSA).
   

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