Medio Oriente

Hamas: 'Non sappiamo quanti sono gli ostaggi ancora vivi'

'L'esercito israeliano nega le dimissioni del portavoce Hagari'. Per Hamas l'accordo non prima dell'inizio del Ramadan. Raid sul campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza

Redazione Ansa

In un'intervista alla Bbc un funzionario politico di Hamas, Basim Naim, ha detto che l'organizzazione non può fornire a Israele una lista degli ostaggi ancora in vita perché non sa quanti siano e dove si trovino.

Nell'intervista, rilanciata dai media israeliani, Naim dice che "Finora non è stata presentata alcuna lista: tecnicamente e praticamente, è impossibile sapere esattamente chi è ancora vivo, chi è morto per i raid israeliani o per fame a causa del blocco israeliano". Gli ostaggi "si trovano in zone diverse, nelle mani di gruppi diversi: abbiamo chiesto una tregua anche per raccogliere informazioni", ha aggiunto. 

Intanto l'esercito israeliano ha negato, definendola "falsa", la notizia delle dimissioni del portavoce dell'Idf, Daniel Hagari. Lo riporta Al Jazeera su X. "Una precedente notizia citava un rapporto israeliano secondo cui i membri senior dell'unità del portavoce dell'esercito israeliano, compreso il portavoce Daniel Hagari, si erano dimessi. Ciò non è corretto e l'abbiamo ritirata", scrive il media panarabo rettificando una sua notizia della notte in cui citava l'emittente israeliana Channel 14.  

 

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 12 persone sono morte in un bombardamento aereo israeliano che ha colpito ieri sera una casa del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Intanto almeno sei palestinesi sono stati uccisi e diversi altri feriti in un nuovo raid aereo israeliano che ha colpito oggi un edificio residenziale a est di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo rende noto l'emittente araba Al Jazeera.

Nella notte altre sette persone erano rimaste uccise in un altro bombardamento nel nord della città palestinese. Il bilancio delle vittime nella Striscia dal 7 ottobre è di almeno 30.410 morti e oltre 71.700 feriti, secondo il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas.  

I mediatori di Egitto, Qatar e Stati Uniti e gli inviati di Hamas hanno fatto "progressi significativi" verso una tregua a Gaza, hanno riferito diversi media egiziani tra cui l'emittente statale Al Qahera. I colloqui al Cairo sono ripresi per il secondo giorno, ma i delegati di Israele non si sono ancora presentati. Sul tavolo una tregua di 6 settimane e il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza.

 

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